Simon è morto, la rabbia degli amici: «Errori nelle ricerche italiane»

Simon è morto, la rabbia degli amici: «Errori nelle ricerche italiane»
Sarà recuperato oggi il corpo del turista francese Simon Gautier, ritrovato nella serata di domenica, dopo nove giorni di ricerche. L'escursionista francese era...

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Sarà recuperato oggi il corpo del turista francese Simon Gautier, ritrovato nella serata di domenica, dopo nove giorni di ricerche. L'escursionista francese era scomparso dalla zona del Golfo di Policastro dal 9 agosto. Solo ieri è stato individuato il corpo senza vita del giovane in un burrone, nella zona di Belvedere di Ciolandrea, nel comune di San Giovanni a Piro.




Per tutta la notte hanno lavorato i Vigili del Fuoco e il soccorso Alpino ma le operazioni di recupero della salma sono state rese complicate dalla conformazione del territorio. Il corpo del 27enne si trova in profondità in una zona impervia. Nella serata di ieri sul posto anche il Prefetto di Salerno Francesco Russo, il colonnello dei carabinieri Antonino Neosi, del comando provinciale di Salerno e il capitano della compagnia carabinieri di Sapri, Matteo Calcagnile.  A far chiarezza su quanto accaduto sarà l'inchiesta aperta dalla Procura di Vallo della Lucania.  

 
SIMON GAUTIER, LA RABBIA DEGLI AMICI ARRIVATI DALLA FRANCIA
C'è rabbia tra gli amici di Simon Gautier, giunti dalla Francia, in 24, per partecipare alle ricerche, con la speranza di salvare l' amico. «Sono stati compiuti errori fin dall'inizio, da quando è partita la macchina dei soccorsi», dicono all'unisono alcuni di loro, parlando con l'ANSA. «Abbiamo tanta rabbia. Si poteva e si doveva fare di più e, soprattutto, quello che è stato fatto negli ultimi giorni bisognava farlo fin dal 9 agosto». C'è sfiducia anche sulle indagini. «Non siamo convinti che il prosieguo delle indagini per appurare i dettagli dell' incidente vengano effettuate nel migliore dei modi. In Francia sicuramente si sarebbe operato meglio. Vorremmo portarci via subito la salma del nostro Simon», concludono con le lacrime negli occhi. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino