Sosta selvaggia in Cilento, così il bimbo disabile non va a scuola

Sosta selvaggia in Cilento, così il bimbo disabile non va a scuola
Sosta selvaggia. A Vallo della Lucania tornano le cattive abitudini. È bastato qualche giorno di chiusura delle scuole per far fare un passo indietro a qualche...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Sosta selvaggia. A Vallo della Lucania tornano le cattive abitudini. È bastato qualche giorno di chiusura delle scuole per far fare un passo indietro a qualche automobilista distratto. «Mio figlio disabile non riesce a raggiungere la scuola per l’inciviltà di qualche automobilista che continua a dimenticare le buone abitudini». La denuncia arriva da Luca D’Angelo, papà di un bambino di sette anni che frequenta la seconda elementare dell’istituto Aldo Moro. Già nei mesi scorsi il papà aveva chiesto aiuto per sostenere la sua battaglia di civiltà contro la presenza costante di auto parcheggiate in maniera selvaggia dinanzi all’ingresso della scuola. Nato da un parto trigemellare, fin da piccolo suo figlio Davide ha dovuto fare i conti con difficoltà motorie.

Il padre ogni mattina da Pattano, frazione di Vallo, lo accompagna a scuola, ma troppo spesso delle auto bloccano la rampa di accesso all’istituto. «La scuola è importante, ma ogni mattina trovo l’ingresso occupato e non posso accompagnare mio figlio», dice. Un problema, questo, che non è soltanto del piccolo Davide, ma di chiunque ha gli stessi problemi, così come dei mezzi di emergenza. «È importante capire che è un momento anche particolare, però, è necessaria più civiltà», dice Luca D’Angelo. Il dato più grave è che talvolta la sosta selvaggia arriva proprio da personale dell’Asl che ha gli uffici limitrofi alla scuola elementare.

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino