PAGANI - Diciassette giorni di latitanza, poi l’arresto. È finito in carcere ieri Aniello Pisciotta, 30enne di Pagani, che il 17 febbraio scorso in via Trento...
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Su di lui pendeva una richiesta d’arresto firmata dal gip del tribunale di Nocera Inferiore, con le accuse di tentato omicidio e detenzione di arma da fuoco in luogo pubblico. I fatti riportano a quel 17 febbraio, a Pagani, in via Trento. Un rapporto, quello tra i due fratelli, burrascoso e caratterizzato in passato da diversi litigi. Quel giorno, l’ennesimo, cominciato prima con una discussione e poi degenerato in un inseguimento. Aniello Pisciotta ha diversi precedenti, oltre ad essere registrato come soggetto con problemi di tossicodipendenza. I due stavano discutendo di soldi. La persona finita in carcere pretendeva contante dalla famiglia e l’altro fratello si sarebbe opposto, scatenando la reazione di fuoco dell’altro. L’uomo aveva infatti afferrato una pistola di sua proprietà e inseguito il sangue del suo sangue per le strade di Pagani, esplodendo diversi colpi di pistola. La vittima rimase ferita alle gambe e se la cavò con diversi giorni di prognosi, dopo il trasferimento all’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino