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Operai specializzati nell’industria della chimica e della plastica, conduttori di impianti nelle industrie tessili e tecnici informatici e ingegneri. Per un totale di oltre 300 posti di lavoro disponibili in provincia di Salerno e che non si concretizzeranno in assunzioni per un motivo piuttosto preoccupante, ossia la mancanza di competenze adeguate.
È questo uno dei rovesci della medaglia che viene fuori dal periodico bollettino del fabbisogno occupazionale territoriale del sistema Excelsior di Unioncamere-Anpal, rielaborata dagli uffici della Camera di Commercio di Salerno. I posti a disposizione nel mese di dicembre – in qualsiasi settore produttivo – sono oltre 5mila, arrivando addirittura a 20mila se si considera il trimestre fino a febbraio 2022. Ma una buona percentuale di queste possibili occasioni di lavoro resterà solo su carta, proprio perché non si trovano candidati con le giuste competenze. Ecco quindi che, ad esempio, sui 200 posti disponibili per i tecnici informatici ed ingegneri, il 36,2% risulta di difficile reperimento per mancanza di competenze. Esattamente come accade per le 70 opportunità per gli operai specializzati nella chimica, per i quali, nel 46% dei casi, le assunzioni non si chiuderanno; o ancora per i 50 posti riservati ad operai specializzati nell’industria tessile, che, nel 31% dei casi non saranno contratti di lavoro, sempre per la mancanza di competenze.
Ma, accanto a queste cifre che testimoniano la necessità di formazione e miglioramento delle competenze da parte dei lavoratori, c’è anche un altro ostacolo che il mercato del lavoro locale vive, e cioè la mancanza proprio di candidati per determinati ruoli.
Ma qual è la fotografia occupazionale a Salerno in questo ultimo mese dell’anno? Innanzitutto, le entrate previste si concentreranno per il 69% nel settore dei servizi e per il 77% nelle imprese con meno di 50 dipendenti. Nel 25% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 75% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita). Il 16% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale che è del 20%, e, come detto, in 32 casi su 100 le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati. Per una quota pari al 30% interesseranno giovani con meno di 30 anni e il 12% delle entrate previste sarà destinato a personale laureato. Le tre figure professionali più richieste concentreranno il 32% delle entrate complessive previste. Per una quota pari al 69% delle entrate viene richiesta esperienza professionale specifica o nello stesso settore. Ma quante sono le aziende che assumono? Non tantissime in realtà: il bollettino Excelsior dimostra che meno di un’impresa salernitana su 10 ha deciso di avviare nuove assunzioni.
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Il Mattino