Operai specializzati nell’industria della chimica e della plastica, conduttori di impianti nelle industrie tessili e tecnici informatici e ingegneri. Per un totale di oltre 300 posti di lavoro disponibili in provincia di Salerno e che non si concretizzeranno in assunzioni per un motivo piuttosto preoccupante, ossia la mancanza di competenze adeguate.
È questo uno dei rovesci della medaglia che viene fuori dal periodico bollettino del fabbisogno occupazionale territoriale del sistema Excelsior di Unioncamere-Anpal, rielaborata dagli uffici della Camera di Commercio di Salerno.
Ma, accanto a queste cifre che testimoniano la necessità di formazione e miglioramento delle competenze da parte dei lavoratori, c’è anche un altro ostacolo che il mercato del lavoro locale vive, e cioè la mancanza proprio di candidati per determinati ruoli. I profili impossibili da trovare per le aziende salernitane sono: tecnici del marketing e delle vendite (nel 42% dei casi), gli specialisti in scienze fisiche, chimiche e informatiche (39%), e, soprattutto, gli operai generici nel mondo delle costruzioni. La quasi totalità della manodopera che serve alle aziende, e cioè il 97%, non si riesce proprio a trovare. La difficoltà delle aziende a trovare le risorse giuste è aumentata in questo 2021 dettato dalla pandemia sanitaria ed economica: in media ogni 100 profili richiesti, 32 sono di difficile reperimento. Mentre nel 2020 la percentuale era del 29%. Ovviamente, ci sono anche dei lati positivi che emergono dall’indagine Excelsior: si amplia, infatti, la fetta di opportunità lavorative destinate ai giovani. Rispetto ai 5mila possibili lavori, infatti, 1.518 saranno destinati ai giovani.
Ma qual è la fotografia occupazionale a Salerno in questo ultimo mese dell’anno? Innanzitutto, le entrate previste si concentreranno per il 69% nel settore dei servizi e per il 77% nelle imprese con meno di 50 dipendenti. Nel 25% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 75% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita). Il 16% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale che è del 20%, e, come detto, in 32 casi su 100 le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati. Per una quota pari al 30% interesseranno giovani con meno di 30 anni e il 12% delle entrate previste sarà destinato a personale laureato. Le tre figure professionali più richieste concentreranno il 32% delle entrate complessive previste. Per una quota pari al 69% delle entrate viene richiesta esperienza professionale specifica o nello stesso settore. Ma quante sono le aziende che assumono? Non tantissime in realtà: il bollettino Excelsior dimostra che meno di un’impresa salernitana su 10 ha deciso di avviare nuove assunzioni.