ANGRI. Tentò di adescare una minore che viveva nel suo stesso condominio. Agli altri residenti, invece, avrebbe riservato minacce, persecuzioni e tentativi di...
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Il 12 gennaio 2016, invece, agitò un coltello fuori casa, aggredendo poi un vicino e procurandogli quattro giorni di prognosi. Una donna, invece, fu spinta e presa a schiaffi, ripetutamente. In un altro caso ancora, l'uomo aveva impugnato un martello contro un altro vicino, che fu colpito alla testa. Nel gennaio del 2015, per più volte, il 50enne si fece trovare fuori dalla casa di una vicina, in mutande, "praticando atti osceni" in sua presenza. Quest'ultima fu costretta a stravolgere le sue abitudini di vita, pur di non incrociare l'uomo. Dalle indagini, i carabinieri scoprirono che l'uomo aveva installato anche delle telecamere nel palazzo per conoscere le abitudini e le usanze dei suoi condomini, in preda ad un'ossessione maniacale ingiustificata. Un altro dei suoi vicini di casa sarebbe stato pedinato, per poi ricevere sputi e oscenità verbali senza giustificato motivo. L'imputato provò persino ad entrare in casa sua, senza vestiti, con la richiesta di prendere un caffè. Le persone offese costituite in questo processo, al via davanti al giudice monocratico, sono nove. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino