Frane e allagamenti, test di evacuazione al via a Nocera Inferiore

La prima prova è prevista giovedì alle ore 15.30 quando le sirene daranno l’allarme ai cittadini. Sul fronte allagamenti prosegue il montaggio di occhi elettronici sulle sponde dei punti critici

La frana a Monte Albino
Il sibilo di quattro potenti sirene squarcia il silenzio avvertendo la popolazione che un pezzo di montagna potrebbe staccarsi. È il segnale che ordina l’evacuazione...

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Il sibilo di quattro potenti sirene squarcia il silenzio avvertendo la popolazione che un pezzo di montagna potrebbe staccarsi. È il segnale che ordina l’evacuazione da mettere in atto al più presto. È lo scenario che la protezione civile del Comune di Nocera Inferiore ha immaginato in caso di evidente rischio idrogeologico, in particolare quello di una frana, così com’era successo il 4 marzo del 2005 e che, nella zona di Monte Albino, provocò la morte di tre persone e la distruzione di alcune case. Per mitigare il rischio e allertare la popolazione, l’amministrazione comunale ha predisposto un piano per tutelare i cittadini da esondazioni e frane, fenomeni purtroppo presenti in un territorio fragile come quello dell’Agro nocerino sarnese.

Quattro sirene sono state montate nell’area di Monte Albino, a ridosso del cosiddetto percorso della salute, in via Alveo San Nicola, all’incrocio di via Rullo e in via Santa Croce. Suoneranno, ma è soltanto una prova, giovedì 5 ottobre alle ore 15.30. I residenti sono stati avvisati che si tratta di un test. «Da un lato lavoriamo per ridurre il rischio del dissesto idrogeologico e, dall’altro, stiamo potenziando le misure per avvisare la cittadinanza in caso di pericolo», spiega il sindaco Paolo De Maio. I sensori acustici, collegati alla sala video della protezione civile comunale, entreranno in funzione in caso di allerta meteo grave e di allarme rosso. Davanti ad un reale pericolo scatterà l’evacuazione delle famiglie che vivono lungo la fascia pedemontana

Anche i torrenti sono sotto osservazione. Lungo i corsi d’acqua che attraversano la città, saranno installate telecamere che consentiranno di monitorare in tempo reale, attraverso la sala operativa della protezione civile, l’eventuale piena e il suo andamento. Sono cinque gli occhi elettronici che saranno posizionati in altrettante zone fluviali ad alto rischio di esondazione come quello della Starza, area agricola e residenziale attraversata dal torrente Solofrana. Altre postazioni sono state individuate nella zona dove Cavaiola e Solofrana si uniscono per dare vita all’Alveo Comune Nocerino e poi in via Sant’Anna, tutti luoghi funestati negli anni passati da piene e allagamenti.

Intanto i sindaci del comprensorio, su proposta di De Maio, immaginano un organismo di protezione civile dell’Agro utilizzando le opportunità del Masterplan, lo strumento di rilancio economico e sociale varato dalla Regione Campania. Si sta stilando un documento programmatico che sarà presentato alla Regione. «Non basta chiudere le scuole per stare tranquilli, occorre fare qualcosa in più e questa proposta va in questa direzione», spiega la sindaca di Castel San Giorgio, Paola Lanzara.
 

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Il Mattino