Schiacciato dall'albero, silenzio e dolore. E Charlie «orfano» del papà torna a casa

Schiacciato dall'albero, silenzio e dolore. E Charlie «orfano» del papà torna a casa
Silenzio. Solo silenzio. La famiglia di Gioacchino Mollo, il medico di 61 anni originario di Torre Annunziata, morto giovedì a Cava de' Tirreni, travolto da un pino...

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Silenzio. Solo silenzio. La famiglia di Gioacchino Mollo, il medico di 61 anni originario di Torre Annunziata, morto giovedì a Cava de' Tirreni, travolto da un pino mentre passeggiava con il suo cane sul marciapiede adiacente alla villa comunale Falcone-Borsellino, si è chiusa nel più totale riserbo. Le serrande dell’abitazione a corso Umberto sono abbassate. Nessuno ha varcato la soglia di casa, neppure amici e parenti. La moglie Rosanna Avagliano, insegnante molto amata e stimata in città, ha dispensato i congiunti dalle visite di condoglianze. I parenti hanno rispettato la volontà della donna,  che ha appreso la notizia della tragedia mentre era a scuola con i suoi alunni.


A lei sono risaliti attraverso il chip di Charlie, il cane di famiglia che era con il marito al momento dell’incidente. Un choc troppo forte per la signora Avagliano. Lo stesso impatto traumatico non ha risparmiato la primogenita, fuori città per motivi di studio, che ha letto sui social uno degli articoli sulla morte del padre. «Una famiglia molto unita e serena - spiega una vicina di casa - Il dottore e la moglie erano una coppia di altri tempi. Innamorati come due fidanzatini. Incarnavano i valori di una volta: grande educazione e discrezione».


E poi c’è Charlie, il labrador che ha visto morire il suo padrone. Il “figlio” a quattro zampe non è scappato. Nonostante la paura e il trambusto è rimasto fermo accanto all’albero che nascondeva il cadavere dell’oculista. «Ieri per una inaccettabile fatalità il suo “papà”  lo ha lasciato per sempre - spiega Teresa Salsano, responsabile del canile cittadino - Lui è rimasto a vegliare sul suo corpo senza vita finché ha potuto, finché non lo abbiamo portato via. Siamo restati in silenzio in auto, rispettando il suo immenso dolore. I suoi occhi ne erano pieni. Sfuggiva il nostro sguardo. Charlie ieri è stato riconsegnato ai suoi cari». È a casa dalla sua famiglia, seduto sulla poltrona dove era solito accomodarsi il suo “papà”. «Il Canile di Cava si stringe forte al tuo dolore ed a tutta la tua famglia sentite condoglianze», conclude la responsabile. Dopo l’autopsia, la salma del medico oculista sarà trasferita a Torre Annunziata per il rito funebre.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino