Tromba d'aria, ironia sul web: «Souvenir per Luci d'Artista»

Tromba d'aria, ironia sul web: «Souvenir per Luci d'Artista»
La tromba d’aria diventa un souvenir di Salerno e delle Luci d’Artista. Dopo l’eccezionale fenomeno atmosferico che, nel primo pomeriggio di mercoledì...

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La tromba d’aria diventa un souvenir di Salerno e delle Luci d’Artista. Dopo l’eccezionale fenomeno atmosferico che, nel primo pomeriggio di mercoledì scorso, ha investito il porto commerciale di Salerno, sulla pagina Facebook di «Vicienzo De Luca», è apparso un post in cui il finto governatore campano lancia l’idea di «prendere la tromba d'aria e chiuderla in 700mila palle di vetro cosi da farla diventare un souvenir da acquistare durante le Luci d'Artista». Tra le oltre seicento persone che lo hanno condiviso, c’è anche il sindaco posticcio, «Vicienzo Napoli», che ironizza chiedendo cinque euro «a tutta la cittadinanza» per giocare tre numeri al Lotto: «88 la tromba d'aria, 72 la meraviglia e 90 la paura». E conclude rispondendo al proprio predecessore e attuale presidente di Regione, ovviamente fasullo: «Vicienzo De Luca non ti anticipo più i soldi».


Ironia e sarcasmo sulla vita e sulla cronaca salernitana sono ricorrenti sulle pagine Facebook di «Vicienzo De Luca» e di «Vicienzo Napoli», i cui gestori altro non fanno che una parodia di governatore e sindaco, tra iperboli e gigantografie. Gli ultimi post dei due «Vicienzo» più apprezzati dal popolo social risalgono al settembre scorso, in occasione della festività del Santo Patrono di Salerno, Matteo. Allora, Vicienzo Napoli, ringraziando il «considerevole contributo della Regione quantificato in 618miliardi di euro» lanciò l’idea di distribuire «20 trilioni di Arbre Magique» (con tanto di immagine del famoso profumatore d’auto rivisitata e rivista per l’occasione) alla Meveza, in modo da inebriare autovetture, autobus e treni di magica atmosfera Patronale. Vicienzo De Luca, invece, «in nome del potere conferitomi da me stesso», ordinò che l'aria di Salerno diventasse «insalubre a causa della preparazione obbligatoria della meveza d'ordinanza». Tanto che, «varie pattuglie della municipale con citofonate a campione» avrebbero testato «la Salernitanità secondo il grado di puzzamma della meveza casalinga, il cui olezzo deve coprire almeno i 150 metri di raggio». E, anche in quell’occasione, sono piovuti commenti, condivisioni e like.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino