Truffa da oltre 30mila euro su polizza assicurativa, condannato broker

Truffa da oltre 30mila euro su polizza assicurativa, condannato broker
Due assoluzioni e una condanna per truffa per circa 33mila euro, a danno di un uomo residente nel napoletano. Sullo sfondo c'era una polizza che si rivelò poi falsa. La...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Due assoluzioni e una condanna per truffa per circa 33mila euro, a danno di un uomo residente nel napoletano. Sullo sfondo c'era una polizza che si rivelò poi falsa. La vittima aveva riscattato il premio di una polizza pluriennale da una società assicurativa salernitana, ma quei soldi avrebbe voluto reinvestirli poi in un'altra polizza.

Il broker al quale si rivolse gli consigliò un investimento con una compagnia che forniva, in quel momento, maggiori garanzie e convenienza. L'imputato fece così firmare alla vittima una polizza e staccare un assegno di quasi 33mila euro. Chi aveva sborsato i soldi scoprì poi che il consulente era coinvolto in un'inchiesta su un giro di polizze false. Da lì la denuncia.

Il tribunale di Nocera Inferiore ha assolto due persone, un'impiegata di Scafati e un consulente che presentò il broker alla vittima. I fatti risalgono al 2017. La condanna per l'imputato è stata di 4 mesi, insieme al risarcimento del danno. 

Durante le indagini, i carabinieri risalirono all'assegno firmato dal cliente truffato che fu versato ad una banca, su di un conto corrente intestato ad una società di proprietà del broker di Scafati, che aveva avuto il titolo di credito e non alla compagnia assicurativa come avviene per prassi. Dopo la deuncia fu estinto il conto corrente mentre i soldi, gli oltre 30mila euro della polizia, si persero senza possibilità di essere recuperati. 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino