Maxi truffa all'Enel, in diciassette nei guai a Nocera Inferiore

Ipotizzato il coinvolgimento di un dipendente che passava informazioni per false intestazioni

Contatori Enel
L’ipotesi di una maxi truffa a danno di Enel è al centro di un processo che vede a giudizio 17 persone, a Nocera Inferiore, per reati che vanno dal furto alla truffa...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

L’ipotesi di una maxi truffa a danno di Enel è al centro di un processo che vede a giudizio 17 persone, a Nocera Inferiore, per reati che vanno dal furto alla truffa aggravata, fino alla sostituzione di persona e falsi documentali. Il lavoro dei carabinieri, partito nel 2015 e proseguito fino al 2021, si evolve nell’ambito di forniture di energia elettrica e gas naturale. Fu proprio Enel, con una denuncia, a spingere la procura di Nocera Inferiore ad aprire un fascicolo. I fatti toccano più comuni dell’Agro, quali le due Nocera, Pagani, Sarno e Angri: attraverso attività tecniche, intercettazioni telefoniche ed ambientali, pedinamenti e perquisizioni, l’organo inquirente scoprì un gruppo composto da alcuni imprenditori, un dipendente Enel e tre tecnici elettricisti, coinvolto in una serie di furti a danno delle aziende erogatrici di servizi energetici Enel e Italgas. 

Nel procedimento, infatti, Enel risulta parte lesa. Capitava, dunque, che gli amministratori di due società, impegnati nella vendita e commercializzazione di prodotti alimentari, riuscissero a beneficiare di una fornitura di energia elettrica senza corrispondere alcun costo. Tra i casi al vaglio del giudice monocratico, ad esempio, c’è una fornitura di energia elettrica pari a circa 116mila euro, che le due società avrebbero potuto utilizzare senza pagare. Come: grazie alla complicità di un dipendente Enel, che avrebbe raccolto informazioni “interne” e ad una seconda persona che, invece, eseguiva in prima persona le attività fraudolente attraverso false intestazioni. Le due società, in pratica, intestavano il contatore a soggetti del tutto ignari, producendo poi ad Enel documentazione falsa, come false volture ed attribuendo così falsi nomi agli stessi soggetti, ignari di tutto. 

In questo modo Enel veniva indotta in errore (tra operatori call-center e altri) sull’identità del richiedente la fornitura di energia elettrica. L’inchiesta svelò come venivano inoltre manomessi i contatori con l’alterazione dei circuiti elettronici e dei cronografi, per installare radiocomandi che servivano ad interrompere la comandata delle fasi. Nel mirino finirono attività commerciali e industriali ubicate nei comuni dell’Agro nocerino. I danni furono quantificati in oltre un milione e settecentomila euro, ai danni di “Enel Energia s.p.a.” ed altre società di settore.

Le prime indagini furono svolte dai carabinieri della compagnia di Marcianise, poi furono trasferite a Nocera Inferiore per competenza territoriale. Il dibattimento, nei fatti non ancora cominciato, potrebbe aprirsi il prossimo dicembre, con il conferimento dell’incarico ad un perito che dovrà trascrivere la grossa mole di intercettazioni di cui la procura si servì per ricostruire tutti i casi, oggi oggetto dei capi d’imputazione.

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino