Era affetto da un tumore alla vescica ma gli fu diagnosticata in un primo momento una patologia benigna: le sue reali condizioni di salute furono accertate troppo tardi, quando...
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Si trasforma così in processo un presunto caso di malasanità consumatosi nel reparto di urologia dell’azienda ospedaliera San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona dove ad un paziente affetto da un tumore alla vescica, in un primo momento fu formulata una diagnosi errata. Antonio Avallone, 72 anni salernitano, è deceduto il 29 maggio dello scorso anno a causa del definitivo ed irreversibile aggravamento delle sue condizioni cliniche. Immediata l’apertura di un fascicolo da parte della Procura che, attraverso un’indagine, ha ripercorso l’intera storia clinica del paziente dal 19 febbraio 2016, data in cui il 70enne si presentò al Ruggi, fino al 29 maggio dell’anno successivo quando si registrò il decesso. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino