Uccide il cane dell'amica lanciandolo dal balcone

Uccide il cane dell'amica lanciandolo dal balcone
Si chiamava Charlie, era un cucciolo di undici mesi e nello scorso weekend è precipitato dal terzo piano di un appartamento. Ma non sarebbe un incidente: per alcuni...

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Si chiamava Charlie, era un cucciolo di undici mesi e nello scorso weekend è precipitato dal terzo piano di un appartamento. Ma non sarebbe un incidente: per alcuni testimoni il cucciolo sarebbe stato lanciato dal balcone al culmine di una lite tra due donne che vivono in quell’appartamento. Il cane era di una delle due, l’altra lo avrebbe lanciato per farle dispetto. Inutile dire che il povero animale è morto subito, dopo lo schianto al suolo. Una vicenda tutta da chiarire, sulla quale indagano gli agenti della polizia municipale che hanno già ricostruito la vicenda, sentito le due donne che abitano nell’alloggio da cui il cucciolo è volato giù, e anche alcuni testimoni, loro malgrado presenti quando il cane è precipitato. La donna accusata ha negato di essere la responsabile della morte di Charlie. Dopo la denuncia, il corpo del cane è stato consegnato all’Asl. Il veterinario ha confermato che la morte è stata causata dalla caduta da un’altezza rilevante. 


La notizia, tra incredulità e indignazione, ha fatto il giro del web. Gli animalisti vogliono giustizia ed è anche partita una raccolta di firme per chiedere che le associazioni animaliste si costituiscano parte civile se partisse un procedimento penale. Sul piede di guerra il comitato Uniti per Chicca, nato dopo la barbara uccisione di un altro cane, a Salerno, il cui responsabile è stato condannato. Il codice penale prevede una pena detentiva per chi cagiona la morte di un animale «per crudeltà o senza necessità». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino