NOCERA INFERIORE - Gianfranco Izzo entra a far parte della Commissione parlamentare d’inchiesta sui casi di morte e di gravi malattie che hanno colpito il personale italiano...
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La Commissione, presieduta da Gian Piero Scanu, concentra da tempo la sua attenzione sugli effetti della dispersione nell'ambiente di nano particelle di minerali pesanti prodotte dalle esplosioni di materiale bellico e a eventuali interazioni. Verosimilmente, stando agli ultimi dati, i militari italiani morti per cause legate all’uranio impoverito sono 323. Senza contare quelli ancora in vita, ma interessati da patologie legate alla propria attività in campo militare. Gli ultimi casi giunti alle cronache, quelli di due soldati di Salerno e di un carabiniere di Nocera Superiore. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino