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«E ora... combattiamo ad armi pari!». È il messaggio di Serena Liguori, infermiera di Sarno, 35enne, che questa mattina si è vaccinata dedicando il suo pensiero ai tanti colleghi caduti in questi mesi di dura lotta contro il Covid19. In forza al presidio ospedaliero Mauro Scarlato di Scafati, al reparto di malattie infettive, del primario Mariano Corrado, con la caposala Lucia Errico, Serena ha portato con sé un messaggio che in poco tempo è divenuto virale e vuole essere, come spiega, un manifesto del sacrifico e della dedizione dei camici bianchi nelle corsie degli ospedali, della guerra ad un nemico invisibile che non è finita.
«Noi crediamo nella scienza, nella medicina, nella ricerca e nel sacrificio dei nostri colleghi che sono caduti in questa lotta che prima di adesso era ad armi impari - ha sottolineato - Un virus sconosciuto, entrato nelle nostre vite, nelle nostre anime, nelle nostre famiglie prima silenziosamente e, poi, con colpi durissimi.
Una promessa solenne quella degli infermieri contenuta proprio nel giuramento: «Al momento di essere ammesso quale membro della professione infermieristica io consacro la mia vita al servizio dell’umanità, consapevole dell’importanza e della solennità dell’atto che compio e dell’impegno che assumo, giuro di mettere la mia vita al servizio della persona umana».
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