Rogo e furto nella scuola di Capaccio Paestum: tre minori «messi alla prova»

Per loro si apre la possibilità di evitare il processo ma dovranno svolgere attività di recupero e reinserimento sociale per nove mesi. Alla fine del percorso, è prevista l’estinzione del reato

La palestra dopo il rogo
Si introdussero nel cuore della notte nella palestra della scuola di Capaccio Paestum, appiccarono un incendio e rubarono attrezzature. Il Tribunale per i minorenni di Salerno ha...

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Si introdussero nel cuore della notte nella palestra della scuola di Capaccio Paestum, appiccarono un incendio e rubarono attrezzature. Il Tribunale per i minorenni di Salerno ha concesso la messa alla prova a tre dei quattro minorenni arrestati dai carabinieri il 20 luglio scorso. Accusati di furto aggravato e incendio doloso, in concorso, all’esito degli interrogatori di garanzia davanti al gip Giuseppina Alfinito, i tre confessarono e tornarono in libertà.

Ora per loro si apre la possibilità di evitare il processo ma dovranno svolgere attività di recupero e reinserimento sociale per nove mesi. Alla fine del percorso, è prevista l’estinzione del reato. I giovani il 10 maggio scorso si resero protagonisti di un atto vandalico ai danni dell’istituto scolastico di Capaccio Scalo. Le indagini condotte dai carabinieri della locale stazione agli ordini del maresciallo Giuseppe D’Agostino, in meno di 24 ore chiusero il cerchio individuando e denunciando i responsabili del rogo che in piena notte avevano danneggiato la palestra comunale Corinto, nel centro urbano della città dei Templi. Gli autori sono essere quattro minorenni tutti di Capaccio, di età compresa tra i 14 e 16 anni. A loro carico scattarono le pesanti accuse di incendio doloso e furto aggravato, in concorso. I ragazzini, infatti, oltre ad aver appiccato il fuoco nella palestra portarono via anche un sistema per le videoconferenze con proiettore installato.

Un episodio che fu fortemente condannato dalla comunità locale anche perché il raid causò danni per diverse migliaia di euro. La struttura sportiva utilizzata da tanti ragazzi ed associazioni sportive fu resa inagibile dal rogo con enormi disagi per gli atleti che ne usufruivano per i loro allenamenti. L’incendio ebbe origine dallo spargimento di un liquido infiammabile il cui contenitore fu ritrovato dai carabinieri davanti al centro sportivo. Le fiamme danneggiarono i locali adibiti a spogliatoi e i servizi igienici. Notevole il deterioramento anche di porte, sedie e di altre suppellettili in legno. Sul posto immediato l’intervento dei carabinieri che avviarono le indagini di rito che nel giro di poche ore consentirono di risalire agli autori. I militari visionarono anche le immagini di alcune telecamere di videosorveglianza installate nella zona.

I ragazzini riuscirono ad entrare nella scuola forzando una finestra. Una volta dentro si procurarono le chiavi per entrare nella palestra ed attuare il loro piano criminoso. Prima di andare via rubarono un proiettore.
 

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Il Mattino