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Ventuno tifosi della Nocerina rischiano di finire sotto processo per rissa aggravata. Tra questi, anche tre minorenni, le cui posizioni sono state stralciate e finite sotto la competenza dell’autorità giudiziaria di Salerno, presso il Tribunale dei Minori. Per gli altri 18, invece, l’inchiesta è chiusa, dopo il lavoro d’indagine della Procura di Nocera Inferiore. L’episodio, unico, risale al 3 aprile scorso, allo stadio San Francesco. I protagonisti furono i componenti di due gruppi di tifosi opposti di Nocera Inferiore, il Vecchio Blocco e Nukrinum Curva Sud. La violenza si consumò nel settore distinti dello stadio, durante la partita contro Città di Fasano. Per tutti vi è l’aggravante di aver partecipato alla rissa in un’occasione di una manifestazione sportiva.
Ad indagare sull’accaduto fu la polizia del commissariato di Stato, che individuò tutti quei tifosi che avrebbero avuto un comportamento violento, venendo allo scontro con altri ultras, sempre di fede rossonera.
I disordini registrati all’interno dello stadio furono notati dalla polizia, impegnata come da prassi nella gestione e rispetto dell’ordine pubblico. A questo seguì il lavoro di identificazione e riscontro, con una prima informativa redatta per la Procura. Infine, gli avvisi di garanzia inviati alle 21 persone ritenute responsabili di quanto accaduto. Non è la prima volta che gruppi ultras della Nocerina si rendono protagonisti di scontri violenti. Nel 2016, all’esterno dello stadio, due fazioni del tifo vennero alle mani, al termine di una partita. Alla base di quell’episodio pare vi fosse una diversità di vedute su una serie di circostanze legate alla squadra e al tifo.
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Il Mattino