Il fatto non sussiste. Ribaltone nella sentenza della Corte d’Appello di Salerno per la vicenda delle presunte violenze nel centro massaggi di Cava de’ Tirreni. Se in...
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In Appello la Corte ha ritenuto ben valide le indagini difensive dei legali Della Monica e Rizzo i quali hanno dimostrato come, dai tabulati telefonici, sarebbe emersa una ben diversa ricostruzione dei rapporti tra Alfieri e il 17enne: su oltre 400 telefonate riscontrate tra i due, ben più di trecento sarebbero partite proprio dal cellulare della vittima. E non solo. I legali della difesa avrebbero portato all’attenzione dei magistrati anche - come già fatto nel corso delle indagini, ottenendo così la scarcerazione per Alfieri detenuto in carcere dal primo momento - le testimonianze secondo cui il massaggiatore non sarebbe stato a conoscenza del fatto che il ragazzo era ancora minorenne quando avrebbe iniziato ad avere con lui rapporti sessuali fatti di palpeggiamenti e masturbazioni che - secondo sempre la difesa degli imputati - sarebbero stati consenzienti. E non lo sapeva nemmeno quando lo avrebbe coinvolto in un gioco erotico con tre complici, culminato nello stupro da parte di un uomo in maschera che gli inquirenti stanno ancora cercando di identificare. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino