Lividi e gonfiori sul corpicino del figlio di soli 6 anni: viene incastrato da una registrazione e da alcune foto che gli sono costate il processo attraverso giudizio immediato....
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Un «pressante predominio» dice il sostituto Gianpaolo Nuzzo, che l’indagato avrebbe affermato sulla sua famiglia tanto da condizionarne «pesantemente la vita». Le violenze contro moglie e figlio sarebbero durate 2 anni. Ai carabinieri, la donna raccontò di essere stata ferita con il vetro di una porta distrutta dall’uomo, a seguito dell’ennesimo litigio, al quale erano poi seguiti insulti e minacce di morte. Tra queste, anche l’invito a prostituirsi insieme ad altre donne. La moglie è di nazionalità ucraina. Spesso, le percosse subite non venivano denunciate ai carabinieri, visto che il 60enne sottraeva puntualmente alla moglie il telefono, impedendole anche di uscire di casa. Tanto che pur di chiedere aiuto, la stessa decise un giorno di urlare dalla finestra di casa, attirando l’attenzione dei vicini che si rivolsero ad una pattuglia della polizia municipale. La vittima spiegò di non aver mai potuto lasciare la casa anche per le minacce del marito di toglierle il lavoro, oltre al figlio. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino