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Quattro italiani su 10 trovano l'etichetta a batteria, il sistema che più degli altri li aiuterebbe a seguire una dieta sana e bilanciata. Il sistema "Nutrinform Battery" è preferito dalle soprattutto dalle donne, dai giovani, nel Centro Sud e Isole e da coloro che hanno un titolo di studio più alto. È quanto emerge dalla ricerca di Agronetwork, la associazione di promozione dell'agroindustria fondata dalla Confederazione insieme a Nomisma e Luiss, sui sistemi di etichettatura nutrizionale e il loro utilizzo da parte dei consumatori, nell'ambito di Cibus. econdo l'indagine, inoltre, gli italiani risultano essere inoltre molto attenti alla salute: il 76% ritiene che per stare bene occorra seguire una dieta quanto più varia e completa che includa tutti gli alimenti, mentre il 24% sostiene che un regime alimentare salutare debba eliminare del tutto cibi ad alto contenuto di grassi, sale e zucchero. Dalla ricerca emerge una fotografia dettagliata delle motivazioni di acquisto dei consumatori e in particolare dei metodi e canali attraverso cui si informano per seguire uno stile di vita salutare. «È pertanto necessario - precisa il segretario generale di Agronetwork Daniele Rossi - che il sistema di etichettatura sia chiaro, non fuorviante e tenga conto delle porzioni. Non a caso gli italiani vorrebbero che il Nutrinform Battery fosse il riferimento per l'Europa».
Inoltre, il Sistema a semaforo con tre colori è preferito dal 30,7% dei consumatori, mentre il Nutriscore a 5 colori e 5 lettere si posiziona all'ultimo posto con il 28,4% delle preferenze. E «al di là dei sistemi di etichettatura sui quali dobbiamo decidere nei prossimi mesi - conclude il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti - noi andiamo oltre e ci interroghiamo su quale debba essere il futuro del cibo e come dobbiamo produrre anche per quelle aree del pianeta in cui è difficile coltivate anche poche quantità di materie prime». La ricerca è stata presentata nel corso del convegno "L'informazione nutrizionale in Europa fra rischi e opportunità" organizzata da Confagricoltura a cui ha partecipato anche il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli, il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti e il presidente di Federalimentare Ivano Vacondio. Dalla ricerca emerge anche che l'etichetta a semaforo a tre colori è preferito soprattutto dai più anziani, nel Nord Ovest e da coloro che hanno un titolo di studio più basso. Confagricoltura si è schierata fin da subito contro il Nutriscore, appoggiando la proposta italiana del Nutrinform Battery, un sistema più articolato che indica la quantità del contenuto di energia, grassi, grassi saturi, zuccheri e sale per singola porzione, in rapporto al reale fabbisogno giornaliero.
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