Lockdown, 51,4% non ha modificato le abitudini a tavola: aumento di peso per il 35%

Lockdown, 51,4% non ha modificato le abitudini a tavola: aumento di peso per il 35%
Il lockdown non ha modificato le abitudini a tavola del 51,4% degli italiani, mentre il 41,4% ha mangiato di più. Il 26,8%, invece, ha consumato più legumi, cereali...

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Il lockdown non ha modificato le abitudini a tavola del 51,4% degli italiani, mentre il 41,4% ha mangiato di più. Il 26,8%, invece, ha consumato più legumi, cereali integrali e frutta secca ma anche dolci, mentre il 7,5% ha ridotto tutti gli alimenti. Quello che però accomuna i diversi gruppi è il maggior tempo speso a tavola insieme alla famiglia (il 50% dei casi) e la marcata attenzione dell'80% al tema dello spreco alimentare. È la fotografia che emerge dallo studio condotto dai ricercatori dell'Osservatorio sulle Eccedenze, sui Recuperi e sugli Sprechi Alimentari del Crea Alimenti e Nutrizione su un campione 2.768 persone di tutta Italia, di cui il 52 % donne e il 48% uomini. Nello studio, pubblicato su Nutriens, sono stati identificati 4 gruppi in base agli andamenti dei consumi durante il lockdown paragonati a quelli abituali.

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Ad aprile e maggio 2020 una parte degli intervistati sembra aver seguito adeguatamente le raccomandazioni degli esperti, aumentando il consumo di frutta (24,5%), verdura (28,5%), legumi (22,1%), frutta secca (12%) e pesce (14%). Contemporaneamente però è aumentato quello dei comfort food (22,7%) e dolci (36,9%) che insieme ad un'attività fisica non adeguata, potrebbe essere stata la causa di un aumento di peso da parte del 35% degli intervistati . Un'Italia divisa a metà, commenta la coordinatrice dello studio Laura Rossi, dove la parte che non ha mantenuto abitudini alimentari e stili di vita sani ha aggravato l'alta prevalenza di individui con sovrappeso o obesità e la scarsa aderenza alla Dieta Mediterranea. Secondo Federica Grant autore principale dello studio, considerando che la pandemia è ancora in corso, queste evidenze dovrebbero essere il punto di partenza per la formulazione di future raccomandazioni e linee guida. 

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Il Mattino