Il lockdown non ha modificato le abitudini a tavola del 51,4% degli italiani, mentre il 41,4% ha mangiato di più. Il 26,8%, invece, ha consumato più legumi, cereali integrali e frutta secca ma anche dolci, mentre il 7,5% ha ridotto tutti gli alimenti. Quello che però accomuna i diversi gruppi è il maggior tempo speso a tavola insieme alla famiglia (il 50% dei casi) e la marcata attenzione dell'80% al tema dello spreco alimentare. È la fotografia che emerge dallo studio condotto dai ricercatori dell'Osservatorio sulle Eccedenze, sui Recuperi e sugli Sprechi Alimentari del Crea Alimenti e Nutrizione su un campione 2.768 persone di tutta Italia, di cui il 52 % donne e il 48% uomini. Nello studio, pubblicato su “Nutriens”, sono stati identificati 4 gruppi in base agli andamenti dei consumi durante il lockdown paragonati a quelli abituali.
Covid, il legame tra nutrizione e rischi aggravamento: la ricerca di 11 ospedali italiani
Ad aprile e maggio 2020 una parte degli intervistati sembra aver seguito adeguatamente le raccomandazioni degli esperti, aumentando il consumo di frutta (24,5%), verdura (28,5%), legumi (22,1%), frutta secca (12%) e pesce (14%).