Occhio pigro nei bambini al via campagna prevenzione

Occhio pigro nei bambini al via campagna prevenzione
In Campania, dove è rispecchiato il dato nazionale, il 4% dei...

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In Campania, dove è rispecchiato il dato nazionale, il 4% dei bambini di età inferiore ai 5 anni soffre di ambliopia, meglio conosciuta come “occhio pigro”, una patologia che interessa i piccoli nei primi anni di vita e consiste nella ridotta capacità visiva di uno o di entrambi gli occhi, curabile solo se diagnosticata entro il quinto anno di età e dunque non più correggibile con gli occhiali, se non scoperta in tempo.  Al Vision Center di Posillipo parte la campagna “Occhio ai bambini”. Nel centro per la diagnosi e la cura delle più importanti patologie oculari, diretto dal Professor Michele Rinaldi, Docente di Clinica Oculistica presso l’Università Luigi Vanvitelli, al via gli screening gratuiti per la diagnosi precoce dell'occhio pigro, organizzati dai medici oculisti Fabrizia e Arduino Pascotto e Fabrizia Fusco. La presentazione del progetto è avventa durante l’inaugurazione della nuova sala operatoria e l’annuncio dell’apertura a gennaio del pronto soccorso oculistico. “A dicembre – ha spiegato la Dottoressa Pascotto – organizziamo un open day con screening gratuito per i piccoli dai 3 ai 5 anni, perché è questa l’età giusta in cui un bambino non solo è in grado di fornire più informazioni, ma soprattutto è possibile curare l’occhio pigro, difetto che il genitore molto spesso non può riconoscere. Per andare incontro alle esigenze dei genitori si potrà concordare insieme la data della visita gratuita e per prenotare basterà chiamare il numero 0815752822.  Tra i dati discussi durante l’incontro anche quelli sulle liste d’attesa relative ai distacchi di retina. “Il dato più grave – ha spiegato il Professor Rinaldi - è che in Campania il 50% dei casi di distacchi di retina non trova sul territorio una diponibilità immediata per l’intervento chirurgico, che deve essere istantaneo per salvare la vista al paziente. Circa il 30% di questi pazienti è costretto a farsi operare nel Nord d'Italia, nella maggior parte dei casi in Veneto e soprattutto nella città di Verona”. Innovazione è la parola d’ordine e tra le tecnologie più avanzate: le nuove lenti intraoculari per correggere qualsiasi difetto visivo dopo l’intervento di cataratta e le lenti intraoculari “fachiche” per eliminare i difetti visivi nei giovani tra i 18 e i 40 anni. “Altra novità per la nostra regione – ha commentato la dottoressa Fusco - l’arrivo della “Biomicroscopia ad ultrasuoni UBM”, un apparecchio di ultima generazione non presente in nessun altro centro oculistico della Campania, che ci consentirà di studiare le strutture del segmento anteriore dell’occhio e del corpo ciliare e prevenire patologie importanti come il Glaucoma o i tumori dell’iride e del corpo ciliare”. “Vision Center – ha ribadito il Dottor Pascotto, amministratore del centro - si è affermato con un nuovo modello di oculistica nel panorama privato italiano grazie a un’organizzazione multidisciplinare, sofisticate attrezzature, elevata qualità del personale e massima attenzione per le tasche del paziente”.
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Il Mattino