Glioblastoma, scoperto un possibile bersaglio del più aggressivo tumore al cervello: una proteina al centro di uno studio

Glioblastoma, scoperto un possibile bersaglio del più aggressivo tumore al cervello: una proteina al centro di uno studio
È stato scoperto un possibile bersaglio terapeutico per la cura del glioblastoma multiforme, il tumore del cervello più aggressivo e che oggi ha una sopravvivenza di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

È stato scoperto un possibile bersaglio terapeutico per la cura del glioblastoma multiforme, il tumore del cervello più aggressivo e che oggi ha una sopravvivenza di appena 12-18 mesi. A raggiungere questo risultato è uno studio italiano pubblicato sulla rivista Brain Sciences e condotto dai ricercatori dell'Università Cattolica-Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs e dell'Università Sapienza di Roma. Il glioblastoma multiforme (Gbm), è un tumore tipico delle cellule gliali dell'encefalo, si manifesta principalmente nel cervello, ma può anche originare in altre sedi del sistema nervoso centrale (Snc) come il tronco cerebrale, il cervelletto e il midollo spinale. Tranne rarissimi casi non si diffonde al di fuori del sistema nervoso, ma invade e migra all'interno del solo tessuto cerebrale.

Tumore, nuova scoperta: trovato meccanismo che porta il cancro ai bambini. Terapia in arrivo

 

Per questa forma di cancro si stima in Italia un'incidenza media di 8 casi ogni 100.000 abitanti e rappresenta circa il 54% di tutti i gliomi diagnosticati. La glicoproteina individuata è la Reelin, che contribuisce alla migrazione, al corretto posizionamento e alla sopravvivenza dei neuroni, principalmente durante lo sviluppo del cervello. I ricercatori hanno notato una sua maggiore espressione nel glioblastoma multiforme rispetto al tessuto che si trova vicino al cancro. «Queste evidenze - spiegano Filippo Biamonte, dottore di ricerca del Dipartimento di scienze biotecnologiche di base, cliniche intensivologiche e perioperatorie della Facoltà di Medicina e chirurgia dell'Università Cattolica, e Alessio D'Alessio, professore associato di Istologia del Dipartimento di scienze della vita e sanità pubblica della Facoltà di Medicina e chirurgia dello stesso ateneo - indicano che Reelin nel glioblastoma potrebbe rappresentare un fattore favorevole al comportamento nefasto delle staminali tumorali e tradursi in un bersaglio terapeutico per questo tumore». 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino