Anche quest'anno il successo della pizza è inarrestabile. Ecco perché 50 Top Pizza ha deciso di premiare le dieci migliori catene artigianali europee con il Top...
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«Una novità, questa nuova sezione, costata un duro lavoro - spiegano Barbara Guerra, Luciano Pignataro e Albert Sapere, curatori di 50 Top Pizza - perchè siamo convinti che queste pizzerie fanno parte integrante del movimento della pizza in Italia e nel mondo. Le catene delle pizzerie italiane in Europa sono un baluardo solido e dinamico del nostro made in Italy, un riferimento culturale importantissimo per consumatori e uno sbocco per gli artigiani del gusto che fanno qualità nel nostro Paese».
«Sono quanto di più italiano - aggiungono - nella proposta e internazionale nel modo di stare sul mercato ci possa essere in questo momento nel food. Ecco perchè, per dare loro una giusta valorizzazione, d'ora in avanti le pizzerie delle catene non appariranno più nelle altre classifiche, ma avranno una propria collocazione, data la loro particolare specificità».
Riparte dunque la grande cavalcata di 50 Top Pizza, guida on-line dedicata al prodotto gastronomico simbolo dell'Italia nel mondo. Mercoledì 8 settembre, appuntamento per la serata finale di 50 Top Pizza Europa presentata da Federico Quaranta e che sarà in diretta streaming a partire dalle 18,30 sui canali Facebook di 50 Top Pizza, 50 Top Italy, FineDiningLovers, Luciano Pignataro Wine Blog, La Voce di Napoli, Food Napoli e sulla pagina Instagram di 50 Top Pizza.
La prima classifica a essere svelata sarà quella concernente le migliori 50 pizzerie del Vecchio Continente, 50 Top Europe 2020, che lo scorso anno ha visto l'incoronazione del locale 50 Kalò di Ciro Salvo Pizzeria London. Inutile dire che cresce l'attesa per conoscere i nomi inseriti in una classifica che, alla seconda edizione, è già punto di riferimento per addetti ai lavori e il grande pubblico dei consumatori.
«In generale - concludono i curatori - possiamo dire che la crisi ha sicuramente messo in difficoltà tanti locali, ma molti hanno saputo reagire con grande spirito di adattamento. Ciò che è certo è che la crisi non ha messo in discussione la corsa verso la qualità, i buoni ingredienti, il servizio eccellente, le carte dei vini, delle birre e dei cocktail, non ha fermato la voglia di investire e di impegnarsi in questo lavoro duro ma che sa regalare grandi soddisfazioni alle giovani generazioni di pizzaioli. E la nostra guida regala un quadro della situazione chiaro ed esaustivo». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino