Antonino Cannavacciuolo apre a Vico Equense: ecco Laqua Countryside Resort a Ticciano

Apertura soft, quasi silenzionsa, in attesa dell'arrivo del patron. Nel borgo di Ticciano, suggestiva località collinare di Vico Equense, è operativo Laqua...

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Apertura soft, quasi silenzionsa, in attesa dell'arrivo del patron. Nel borgo di Ticciano, suggestiva località collinare di Vico Equense, è operativo Laqua Countryside Resort, il ristorante gourmet firmato da Antonino Cannavacciuolo (nella foto lo staff con il papà di Antonino, Andrea).

Il via alle prenotazioni consolida un evento particolarmente atteso dal firmamento dell'enogastronomia in penisola sorrentina. Il locale ospitato nella casa d'infanzia del famoso chef, un antico casale trasformato in un relais accanto al suo primo ristorante nel Sud Italia. Una vetrina per quanti vogliono scoprire esperienze enogastronomiche e enologiche uniche in una cornice caratterizzata dai profumi della campagna che rappresenta per Cannavacciuolo i ricordi di un tempo passato e riapproda a Ticciano, il borgo natìo dello chef bistellato.

Laqua Countryside, realizzato dall’architetto Luca Macrì con Valentina Autiero, nell’antica villa acquista dal padre Andrea nel 1995, lì dove lavorava il nonno Antonino, ha anche sei camere: quattro doppie, una family e una suite, dai 25 ai 100 metri con vista mare, giardino, pergolato a borgo.

La nuova linea di ospitalità è stata ideata con la moglie, Cinzia Primatesta, figlia di albergatori, nell’ambito del progetto Laqua Resorts. «È un grande sogno che si realizza - ha spiegato Antonino Cannavacciuolo - Da anni volevo farmi questo regalo, la mia “casa di campagna”, dove la mia famiglia è nata. Per me ha un significato molto importante. Qui rivive la mia storia, la mia vita. Sono emozionato, e orgoglioso, di quello che insieme alla mia squadra stiamo portando avanti».

Nello staff di cucina lo chef pupillo Nicola Somma, di Gragnano, per molti anni a Villa Crespi. Il direttore è Edoardo Buonocore. ai vini Antonio Indovina, finalista al campionato del miglior sommelier della Campania organizzato dall’Ais.

Una quindicina di tavoli all’interno e una ventina all’esterno. Cucina tradizionale, un mix tra le varie esperienze della vita professionale. Un mix tra i sapori della tradizione piemontese con la cucina partenopea, con ingredienti eccellenti. Due i due menu da 80 e 100 euro. «Cantina con etichette di prestigio - sottolinea la vetrina social del locale - Piscina esterna riscaldata, immersa in un giardino dai sapori mediterranei; frutteto e orto per la creazione di piatti a km0».

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Il Mattino