Altro che Brexit, Caputo suona la carica: a Londra è “Pizza Show”

LONDRA - Altro che Brexit, Napoli entra a Londra dalla porta principale. E lo fa grazie all’iniziativa e alla...

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LONDRA - Altro che Brexit, Napoli entra a Londra dalla porta principale.


E lo fa grazie all’iniziativa e alla determinazione di Antimo Caputo che, nelle vesti di titolare dell’omonimo mulino, ma soprattutto di genio visionario e di napoletano fiero, scommette per il quarto anno consecutivo su una grande festa: quella dello European Pizza And Pasta Show.
 
Incredibile la scena di Kensington, uno dei quartieri residenziali più chic della capitale inglese. Spettacolare l’architettura dell’Olympia Centre, lo spazio espositivo che accoglie le truppe del gusto campano.

«Siamo stati i primi a mettere la prima firma per il primo stand. Era chiaro sin dall’inizio che non solo bisognava esserci, ma che sarebbe stato fondamentale giocare un ruolo da protagonisti per quella che è oggettivamente una delle città più belle e commercialmente più interessanti del pianeta».

Caputo ha le idee chiarissime, gli occhi gli brillano un po’, ma più del suo lavoro di imprenditore lo inorgoglisce la straordinaria energia del suo team. Tanti giovani, pizzaioli e non, pronti a dare il meglio della nostra Napoli anche qui, oltre la Manica, come del resto ovunque.

«Gli obiettivi di impresa sono importanti, certo», premette con la franchezza che lo contraddistingue. «Ma la nostra è una missione più vasta. Questi ragazzi sono ambasciatori di pizza, cibo, cultura, sorrisi e tradizioni. Queste mani, questi prodotti, questa mescolanza di talento e qualità che diventa vera e propria arte, sono esattamente ciò che vogliamo essere noi: Napoli nel mondo».
 
Dalla farina di un mulino, ad un’autentica rivoluzione. Fatta di investimenti e di progetti, ma in particolare di volti e di cuori.

Ce ne sono tanti, tutti un po’ emozionati, ma compatti e contenti.

Davide Civitiello, responsabile dell’universo pizza per Rossopomodoro, che inaugura una nuova sede a Toronto, fa un salto a Londra per non perdersi il bagno di amici, di colleghi e di folla e in nottata rientra alla base. Un viaggiatore folle, come ce ne sono pochi, emblema di una generazione in grado di andare ben al di là di banchi e impasti.

Antonio Sorrentino, executive chef sempre di Rosso, che assieme al compagno di scuderia, e all’intera armata napoletana, celebra con fierezza l’alleanza con la Farnesina e la settimana della cucina italiana nel mondo.

A vederli all’opera, tra presentazioni, pubbliche relazioni e master class, verrebbe da abbracciarli forte, uno per uno.


Perché Londra è sempre stata bellissima.
Ora, però, è anche buona. Anzi, buonissima. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino