Sostenibilità e qualità del prodotto: i segreti di Cinzia D'Acierno per un servizio catering vincente

Cinzia D'Acierno, esperta catering, svela i suoi segreti per un'attività di successo. La chiave, confessa, consiste nello stare al passo con i tempi e garantire sempre prodotti di altissima qualità

Catering curato dalla D'Acierno
Qualità e sostenibilità: le parole d'ordine per chi oggi fa catering. Cinzia D'Acierno, una...

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Qualità e sostenibilità: le parole d'ordine per chi oggi fa catering.

Cinzia D'Acierno, una delle massime esperte del settore, spiega quali siano le novità vincenti per un servizio catering che abbia una sensibilità green: «La tendenza che sta ormai emergendo -spiega la D'Acierno- è abbastanza chiara. I clienti chiedono che l'intera filiera dell'offerta sia contrassegnata da meccanismi rispettosi dell'ambiente. A partire dal packaging, indispensabile per il delivery, bisogna offrire box che abbiano vassoi e coperchi rigorosamente in carta o cartone e dotare il servizio di posate tutte compostabili. Principi che si estendono anche alle attività di produzione, dove i materiali di consumo che vengono utilizzati, dalla carta assorbente alla carta per le stampanti, devono essere rigorosamente riciclati e l'alluminio, laddove possibile, deve essere preferito alla plastica».


Seguire l'ondata green, dunque, assume rilevanza anche per cerimonie e appuntamenti vari: «Un'ondata non più rinviabile -spiega la D'Acierno-  che influenza anche la scelta del cibo. I prodotti a chilometro zero sono sempre più richiesti e hanno un duplice effetto: da un lato sono garanzia di qualità e dall'altro l'impatto ambientale è nullo.                          Di conseguenza,  ogni menù viene ormai stilato in base alla location in cui si svolge l'evento e alla stagionalità, altro aspetto sempre più richiesto. Le faccio qualche esempio: se siamo in Veneto, non possono mancare piatti con pesci di laguna e prodotti della tradizione come la soppressa o il morlacco, se invece ci troviamo in Lombardia, ecco una selezione di formaggi da piccole aziende di produzione locale; in Piemonte si lavorano carni delle razze autoctone».


Il gusto, quindi, è al primo posto, ma la tendenza è molto chiara e si esprime nell'impegno a rispettare l' ambiente: «Non solo -sottolinea D'Acierno- cresce anche l'attenzione per il biologico e per il rispetto di decisioni personali. Risulta infatti in deciso aumento la richiesta di stabilire menù che siano vegetariani o vegani. Come cresce in modo sensibile l'attenzione al design. Un buon servizio catering non può mai sottovalutare questo aspetto, ed è chiamato a studiare il migliore set-up per rendere l'evento indimenticabile. Come dire, anche l'occhio vuole la sua parte. E su questo i clienti sono ormai attentissimi. Un mestiere, il nostro, che è chiamato a sfide sempre più moderne. Non esiste più un protocollo unico, occorre adeguarsi ai tempi e alle varie esigenze. Il tutto va però legato da un unico filo rosso: la qualità dei prodotti offerti».



Quindi, catering personalizzati che abbiano però menù di livello: «La qualità del prodotto -conclude la D'Acierno- è l'unico aspetto che non può essere oggetto di deroga. Vanno bene tutte le scelte possibili, ma il cibo proposto deve essere accuratamente selezionato. Su questo, del resto, si gioca il successo o meno di un catering. Bisogna garantire forma, certo, ma anche sostanza. Altrimenti l'obiettivo non si raggiunge. Il cliente torna solo se gli hai proposto un servizio inappuntabile e un menù di qualità. Solo così il sistema regge».

 

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Il Mattino