Non è solo promozione, ma insegnare un corretto stile alimentare fin da piccoli, improntato alla Dieta mediterranea, patrimonio immateriale Unesco dal 2010. È...
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Così diventa legge imparare a mangiare sano e di qualità. Il testo intende, così, promuovere e valorizzare la «cultura alimentare» attraverso un approccio sistematico attento non soltanto prodotti soggetti interessati, ma anche soprattutto alle relazioni che legano tra loro. Attraverso questo approccio, si tende a «sensibilizzare le giovani generazioni verso un'idea di qualità più complessiva che coinvolga benessere del singolo, della società, dell'ambiente». E tutto alla riscoperta dell'agricoltura come fonte primaria di cibo, centrale nella promozione di uno sviluppo sostenibile.
Spazio dunque, nelle scuole, alla gamma di prodotti di alta qualità: Dop, Igp, prodotti tradizionali e tutti quei prodotti agroalimentari tipici. La legge è approvata con un finanziamento di 50mila euro che consentirà di mettere in moto un meccanismo delle attività promozione e orientamento al consumo dei prodotti di qualità per l'educazione alimentare nelle scuole. Dell'intero ammontare, 20mila euro sono destinati all'aggiornamento professionale, formazione soggetti operanti campo dell'educazione alimentare nelle scuole primarie; 30mila euro sono destinati alla progettazione e realizzazione dei percorsi formativi informativi. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino