Saranno quattordici i maestri pasticceri che lunedì 11 novembre, in occasione dell’ottava edizione de “I Dolci delle Feste dei Grandi Interpreti by Mulino...
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Il format della manifestazione prevede, infatti, che i partecipanti propongano i loro nuovi lievitati ma, soprattutto, realizzino uno studio e un approfondimento su un dolce scelto tra il ricco repertorio napoletano.
E, se nel corso delle passate edizioni, sono state presentate nuove versioni e innovativi design di classici della pasticceria partenopea, come: roccocò, struffoli e cassate, “quest’anno - ha annunciato Antimo Caputo, Ad di Mulino Caputo Napoli - abbiamo chiesto a tutti i partecipanti di dare una veste contemporanea a un dolce conventuale che ha più di 300 anni di storia alle spalle -. Si tratta di un dolce che pochi sanno essere nato su imitazione di una pasta ripiena, i ravioli. A crearne la versione dolce furono, attorno al 1700, le benedettine del monastero di San Gregorio Armeno a Napoli. Nacquero così i raffiuoli, o raffioli (nella denominazione italianizzata): dolci glassati, prodotti con farina, zucchero, uova e confettura di albicocche. Ne esistono due varianti: una semplice e un’altra, più elaborata, che vanta la farcitura delle cassate, con la ricotta e le gocce di cioccolato. Per sapere quale forma o contenuto nuovo avranno i nuovi raffiuoli bisognerà attendere lunedì quando, nella splendida sala del Caruso Roof Garden del Grand Hotel Vesuvio, ognuno dei 14 partecipanti allestirà il proprio tavolo con il Golfo di Napoli a fare da sfondo, realizzando una sorta di gouache multisensoriale.
I pasticceri che proporranno le loro specialità sono: il pastry chef della casa, Alessandro Cione; Salvatore Capparelli, dell’omonima pasticceria napoletana; Pasquale Colmayer dell’omonima pasticceria partenopea; Sal De Riso del Bistrot Sal De Riso Costa D’Amalfi; Carmine di Donna, pastry chef del ristorante di Seiano “Torre del Saracino” di Gennarino Esposito; Salvatore Gabbiano della pasticceria “Dulcis in Pompei”; Marco Infante, del brand napoletano Casa Infante; Marco Napolitano, della “Pasticceria Napolitano” di Napoli; i fratelli Andrea e Nicola Pansa, della pasticceria “Pansa Amalfi”; Alfonso Pepe, Pepe Mastro Dolciario di Sant’Egidio di Monte Albino (Sa); Luca Ranieri, della Pasticceria Ranieri, con due sedi a Napoli; Ciro Scognamillo, della Pasticceria Poppella; Sabatino Sirica, dell’omonima pasticceria di San Giorgio a Cremano, veterano dell’arte dolce campana e noto anche per essere il pasticcere del Napoli Calcio, e Alessandro Slama, giovane maestro panificatore ischitano, che recentemente si è aggiudicato il Panettone World Championship, per aver realizzato il miglior lievitato del mondo. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino