In piazza Poderico il panettone lo porta il «pazzariello»

In piazza Poderico il panettone lo porta il «pazzariello»
Nel solco della tradizione e nella sua veste «scaramantica» per il locale da inaugurare come si faceva un tempo, a presentare il panettone della pasticceria Napolitano...

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Nel solco della tradizione e nella sua veste «scaramantica» per il locale da inaugurare come si faceva un tempo, a presentare il panettone della pasticceria Napolitano di piazza Poderico per il Natale 2018 è stata una figura tipica del folclore partenopeo, il pazzariello. Proprio come nelle epoche passate, nelle piazze e negli esercizi commerciali più antichi di Napoli. Ad accompagnare le degustazioni delle novità dolciarie per le festività natalizie le esibizioni di artisti di strada, giocolieri e sputafuoco che hanno animato una vera e propria festa «a tema», per sancire il legame indissolubile con il territorio e, soprattutto, con la storica piazza. Ad aprire le danze Angelo Picone, il pazzariello per antonomasia e la sua «sparata» in onore dei panettoni targati Napolitano, seguita da performance artistiche e speciali luci di Natale che si sono accese per l’occasione. Quarantotto ore di lievitazione, prodotti e materie prime di primissima qualità, attenzione ad ogni passaggio della lavorazione, il panettone dei Napolitano è frutto di maestria e sapienza tramandata da ben cinque generazioni. Come cinque sono le varianti del soffice dolce natalizio: classico con uvetta e canditi; pandorato (vuoto), tartufato con impasto di cacao, rum e cubetti cioccolato fondente; pera & cioccolato con pere sciroppate e scagliette di cioccolato; albicocca con albicocche sciroppate. 

 
Oggi Marco e Vincenzo Napolitano portano avanti la tradizione di famiglia, lavorando con passione e con lo stesso amore tramandato a partire dal 1920 da Nonna Pasqualina, a cui è dedicato il dolce di punta del locale, «Il Re Poderico», ispirato alla piazza da lei tanto amata. Quella stessa piazza che, oggi, rivive con le sue tradizioni e le sue radici nelle prelibatezze dolciarie di chi ci è nato. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino