Per ora il servizio è ancora in rodaggio e partirà ufficialmente solo a settembre, ma intorno al progetto c’è già grande curiosità...
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«Da quest'anno abbiamo deciso di ampliare il nostro range d’azione, evolvendo in una piattaforma online che permetta di gestire l'intera catena del valore, dall'acquisizione del cliente fino alla promozione di prodotti di terze parti – spiega Christian Barone, creatore del brand nel 2014 e fondatore di Tà-Ttà Delivery –. Si tratta del primo delivery partenopeo per partenopei, che attraverso il sito web, raggiungibile all’indirizzo www.tattadelivery.it, e l’app permette di ordinare online ogni tipo di prodotto, non solo legato al food». Un modo per favorire l’incontro tra domanda e offerta, facilitando la distribuzione: «La nostra mission è migliorare le condizioni dei commercianti e delle aziende, offrendo non solo un luogo virtuale dove interagire con un mercato, fortemente polarizzato su Napoli, ma anche sgravare il lavoro di logistica».
Insomma, l’idea è di unire alla vastità dell’offerta di Amazon la rapidità delle consegne dei vari Just Eat, Glovo e Uber Eats: «Ci differenziamo perché non siamo solo un delivery, ma un fast e-commerce – spiega ancora il 36enne –. Significa che nei prossimi mesi su Tà-Tttà Delivery sarà possibile fare una spesa completa grazie a più fattorini, che noi chiamiamo "guaglioni 'e Tattà", che partiranno da negozi differenti, consegnando in rapidità tutto ciò che si è ordinato». E anche i "guaglioni 'e Tattà" non saranno dei rider come gli altri: «Il nostro obiettivo non è sfruttare le persone, ma fare contratti regolari e fornire tutele a chi lavora con noi. Vogliamo essere una famiglia con una struttura aziendale più che un'azienda classica, dove le persone sono numeri e basta».
Nato al Vomero e cresciuto in un quartiere difficile di periferia, come Pianura, Christian e un ingegnere senior che per un po’ di tempo ha vissuto anche lontano dalla sua città: «Sono stato via cinque anni, ho girato per diverse multinazionali del Nord Italia, ma poi ho deciso di voler fare l’imprenditore nella mia terra – racconta –. Il mio lavoro mi permetteva di tornare a Napoli ogni weekend, ma io non voglio essere un turista nella mia città, voglio essere uno degl'ingranaggi che la muove. E, infatti, il payoff di Ta-Ttà Delivery è “Noi Muoviamo Napoli”».
Così nel 2014 torna all’ombra del Vesuvio e crea il brand Napoli Tà-Ttà. E adesso ha intrapreso questa nuova avventura, ma non è solo: «Mi affianca mio fratello Manuel, che si occupa già di logistica per gruppi importanti di supermercati – spiega ancora Barone –. Abbiamo fuso una serie di competenze eterogenee per completare Ta-Ttà. Gli devo molto perché le sue capacità sulla parte logistica sono state fondamentali». E poi c’è chi l’ha influenzato fin da quando era un ragazzino: «Io sono un ingegnere senior, mi piace ricordarlo perché m’ispiro molto a un altro illustre ingegnere, Luciano De Crescenzo, che per me è la luce. I titoli accademici valgono poco se non li si valida con i risultati e io, come lui, non amo essere definito solo un tecnico o un venditore, ma un divulgatore». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino