Benzina e diesel, in arrivo multe salate per i distributori che non espongono il cartello dei prezzi medi. Cosa cambia da agosto

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Chi sarà esentato dalle nuove regole

La stessa circolare contiene poi chiarimenti sul tema delle vigilanza e della sanzioni, specificando i casi in cui gli esercenti sono esonerati dall’aggiornamento del cartellone del prezzo medio. Ad esempio se gli impianti effettuano un turno domenicale o festivo con la presenza dell’addetto sono tenuti ad aggiornare il cartello, mentre sono esonerati nel giorno feriale di recupero.

Intanto ieri l’Antitrust ha chiuso l’indagine conoscitiva, avviata a gennaio, sui prezzi dei carburanti. E tra le osservazioni dell’Autorità c’è il confronto con i prezzi europei. «Rispetto al resto dell’Ue, l’Italia è tra i Paesi in cui i prezzi al dettaglio di benzina e gasolio sono più alti: ciò e dovuto all’incidenza della componente fiscale, più elevata rispetto alla media europea». Di converso, ha aggiunto, «la componente del prezzo industriale e tra le più basse all’interno dell’Ue».

Dunque, «si ricava da tale andamento», dice l’Autorità, «che gli shock di prezzo avvenuti nelle fasi più propriamente internazionali della filiera petrolifera, a partire dal 2022, sono stati ben assorbiti nel contesto nazionale rispetto a quanto osservabile nel resto del continente europeo». Poi qualche dubbio sui vantaggi che i consumatori possono avere dalla svolta dei prezzi medi.

«Gli interventi volti a garantire la correttezza delle informazioni al pubblico vanno nella direzione di aumentare la trasparenza». Di contro, conclude, «l’obbligatoria indicazione del prezzo medio rispetto ad ampie aree geografiche - regionale per la rete ordinaria, nazionale per quella autostradale - non sembra poter garantire alcuna sostanziale utilità per i consumatori, visto l’ambito locale di scelta dell’impianto di rifornimento».

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