Cartelle pazze, niente atti ad agosto e nelle ferie di Natale. E più tutele ai contribuenti

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La scadenza

Il provvedimento rivedrà anche la scadenza per le dichiarazioni fiscali delle Partite Iva che dovrebbe essere fissata tra la fine di settembre e il 15 di ottobre. Si tratta di un passaggio che si incrocia anche con l’arrivo del concordato preventivo biennale. L’adesione a quest’ultimo sarà fissata qualche mese prima, probabilmente tra maggio e giugno.


Tra settembre e ottobre sarà comunque necessario presentare la dichiarazione anche per coloro che avranno aderito al concordato biennale. Anche perché sarà introdotta una “soglia” di scostamento tra quanto “concordato” e quanto poi effettivamente dichiarato. Se questa soglia sarà superata si perderanno i benefici del concordato e si incapperà anche nelle sanzioni. Un modo per evitare che il concordato si possa trasformare in un condono.

Ieri il ministro Leo intervenendo al trentennale dei Caf, ha sottolineato la necessità di intervenire anche sulle sanzioni. «In Italia», ha detto, «ci sono 5 tipi di sanzioni ma questo sistema va cambiato». Inoltre «ci sono sanzioni amministrative disallineate rispetto al resto dell’Ue», ha osservato, sottolineando che «le sanzioni ci devono essere ma non ho visto tanti contribuenti andare in galera per evasione quindi bisogna incidere sulle sanzioni accessorie che colpiscono di più il contribuente». Leo ha anche sottolineato la necessità di «un’operazione-verità» sui «1.153 miliardi di magazzino di cartelle esattoriali che l’amministrazione fiscale non riesce a riscuotere perché appartengono a soggetti in buona parte deceduti o falliti o con profili che ne impediscono la riscossione».

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