Cartelle Fisco, rate più lunghe (da 72 a 120). Stralcio automatico dopo 5 anni: ecco chi ne ha diritto

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I debiti arretrati L'altro passaggio...

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I debiti arretrati

L'altro passaggio riguarda, come detto, il "magazzino" delle cartelle, ossia i 1.206 miliardi di tasse e sanzioni arretrate che il Fisco non è ancora riuscito ad incassare. Il decreto prevede la costituzione di una commissione composta da un presidente di sezione della Corte dei conti, anche a riposo, e da un rappresentante, rispettivamente, del Dipartimento delle finanze e del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato. Cosa dovrà fare questa Commissione? Dovrà proporre possibili soluzioni, da attuare con successivi provvedimenti legislativi, per conseguire il discarico di tutto o parte del predetto magazzino. Che significa? Che le vecchie cartelle dovranno essere incassate (anche in parte) o cancellate. In che tempi? Entro la fine del 2025 tutte quelle più vecchie, emesse cioè tra il 2000 e il 2010. Si tratta, secondo i dati resi noti qualche giorno fa dal direttore dell'Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini, di 335 miliardi, dei quali solo 14 sono ancora considerati effettivamente riscuotibili. Entro il 2027, spiega il provvedimento, dovranno essere "scaricate" le cartelle che hanno una data che va tra il 2011 e il 2017 (altri 325 miliardi circa, di cui 19 considerati ancora incassabili). E, infine, entro il 2031 dovranno uscire dal magazzino tutte le cartelle datate fino al 2024.

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