Matteo Messina Denaro, da Maria Mesi (l'amante storica) alla fidanzata austriaca fino all'insegnante: tutte le donne del boss

3 di 5
La fidanzata austriaca, compagna nel periodo...

Continua a leggere con la nostra Promo Flash:

X
Scade il 29/05
ANNUALE
11,99 €
79,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1,00 €
6,99€
Per 3 mesi
SCEGLI
2 ANNI
29 €
159,98€
Per 2 anni
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

La fidanzata austriaca, compagna nel periodo delle stragi

L'altra relazione piuttosto nota di Messina Denaro è quella con la ragazza di origini austriache Andrea Haslehner, con la quale il rapporto andò avanti più o meno dal 1988 al 1994. I due andarono in vacanza insieme a Forte dei Marmi e a Rimini nel 1992, proprio l’anno delle stragi di Capaci e di via D'Amelio.

La donna lavorava in un hotel di Selinute (in provincia di Trapani), il "Paradise Beach" cui direttore, Nicola Consales le aveva più volte detto come non le piacessero «quei quattro mafiosetti» che lo frequentavano. Per tutta risposta, Matteo Messina Denaro lo fece uccidere. Quando la relazione tra i due finì, nel corso di un interrogatorio la Haslehner dichiarò agli inquirenti: «A me Matteo sembrava un ragazzo simpatico, come tanti altri. Forse un po’ vivace».

3 di 5
Ancora sangue sulle strade di Napoli: 16enne in scooter morto a Scampia
Scoperti mandanti e movente dell'omicidio Tommasino
Follia nel carcere di Secondigliano: sette agenti penitenziari in ospedale
Scontro Meloni-De Luca, il premier: «Mi sono difesa, basta con i bulli»
Risse, insulti e provocazioni: il Parlamento come un saloon