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Saranno circa 4 milioni gli studenti che, lunedì mattina, torneranno a scuola per avviare un anno scolastico che si pone l'obiettivo di restare in presenza. È il terzo anno consecutivo segnato dalla pandemia ma non dovrà essere all'insegna della didattica a distanza. La dad infatti non è prevista, salvo per le situazioni di quarantena che inevitabilmente si presenteranno.
Il 13 settembre è la data di rientro indicata, per tutti, dal ministero dell'istruzione. Un'indicazione che, di fatto, molte Regioni hanno seguito riportando in classe almeno la metà degli studenti italiani ma non tutti: ogni Regione ha infatti stilato il proprio calendario regionale che, a sua volta, può essere modificato dalla singola scuola nella sua autonomia.
Tornano quindi in classe il 13 settembre gli alunni del Lazio e della Lombardia, Piemonte, Veneto, Abruzzo, Basilicata, Emilia Romagna, Umbria, provincia autonoma di Trento e Valle d’Aosta. Il giorno dopo, il 14 settembre, sarà la volta della Sardegna e il 15 settembre degli alunni di Toscana, Molise, Campania, Liguria e Marche. Il 16 settembre torneranno invece i ragazzi del Friuli Venezia Giulia e della Sicilia e infine il 20 settembre, per ultimi, gli studenti di Calabria e Puglia.
Come si torna tra regole e Green pass
Si rientra in classe con l'obbligo di Green pass per tutto il personale scolastico: un docente o un bidello sprovvisto di Green pass, infatti, viene considerato assente ingiustificato e, dopo 5 giorni di assenza ingiustificata, viene sospeso dal servizio e resta quindi senza retribuzione.
Devono inoltre esibire il Green pass anche tutti coloro che lavorano in ambito scolastico pur non essendo direttamente insegnanti o bidelli: l'obbligo è stato infatti esteso agli operatori delle mense e delle ditte di pulizia esterne.
Mascherine obbligatorie
Resta fondamentale, per tutti. E di fatto va a colmare la capienza di spazi in classe: quest'anno infatti, a differenza dello scorso anno, i ragazzi devono restare tutti in presenza al 100% anche se non si riesce a mantenere il metro di distanza tra loro. La mascherina in questo caso salva la situazione, per evitare il ricorso alla dad. Deve essere di tipo chirurgico e verrà fornita dalla struttura commissariale. Qualora in caso di disabilità un ragazzo, ad esempio non udente, chiedesse la mascherina trasparente, verrebbe fornita anche a tutta la classe. Un'estensione della norma che los corso anno prevedeva la fornitura solo allo studente e al docente.
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Orari scaglionati
Si torna anche quest'anno allo scaglionamento degli orari di ingresso e di uscita: per le scuole dell'infanzia, elementari e medie si tratterà di scaglionamenti di 10-15 minuti per evitare assembramenti fuori dai cancelli. Per le scuole superiori si torna invece al doppio orario: nel Lazio è stato adottato il doppio turno 8-9:40. Alle 8 entra il 60% dei ragazzi, alle 9:40 il 40%. Ogni provincia adotta l'orario più utile per non sovraffollare i mezzi di trasporto pubblico come bus, metropolitane e treni che, per le norme anti-contagio, devono viaggiare con una capienza massima dell'80%. Inevitabilmente il ritorno agli ingressi scaglionati complica la vista delle scuole superiori che vedranno ridurre le ore a 50 minuti, almeno le prime due, e vedranno uscire i ragazzi nel pomeriggio.
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Il Mattino