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Tesla perde A Wall Street nelle ultime cinque sedute il 15% del proprio valore dopo il verdetto di Twitter sul sondaggio lanciato da Musk la scorsa settimana per chiedere se doveva o meno vendere una quota della sua partecipazione e pagare le tasse. E adesso c'è una nuova ondata di vendite di azioni Tesla per Elon Musk. Il miliardario ha ceduto 1,2 milioni di titoli per più di 1,2 miliardi di dollari portando il totale venduto in una settimana a 6,9 miliardi.
Il crollo delle azioni Tesla
Nello stesso arco temporale le azioni Tesla hanno perso quindi il 15%, in quella che è stata la settimana più nera per il colosso delle auto elettriche dal marzo 2020. Non è chiaro cosa abbia spinto Musk a procedere con una tabella di marcia di vendite così aggressiva. Se da una parte è vero che l'amministratore delegato si è impegnato a rispettare la volontà di Twitter che gli ha chiesto di cedere il 10% di Tesla, dall'altro lato c'è il piano di vendite delineato da Musk in settembre, ben prima del sondaggio online.
Perché Musk vende? Il tema tasse
Il miliardario infatti non riceve alcun compenso da Tesla e quindi paga le imposte solo se vende titoli. I suoi fan avevano risposto in massa al quesito e stabilito che Musk avrebbe dovuto cedere le azioni. Da allora sono iniziate le vendite di titoli, alcune delle quali - come emerso dalle comunicazioni alla Sec - effettuate nell'ambito del 10b5-1 plan approvato da Musk in settembre. I piani 10b5-1 sono usati dai manger per evitare i sospetti di insider trading e vengono adottati per spalmare le vendite su un arco temporale. Le altre comunicazioni alla consob americana non specificano nulla, lasciando quindi aperta la possibilità che Musk abbia effettivamente agito per rispettare la volontà di Twitter.
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Il Mattino