Egitto, ha un infarto dopo aver letto un libro con scena di sesso troppo forte: autore condannato a due anni

I giudici confermano la sentenza in primo grado: il giovane è accusato di reato contro la morale pubblica
Ahmed Naji, giovane scrittore egiziano, è stato condannato a due anni di carcere a causa del “contenuto sessuale osceno” del suo ultimo libro. Le Nouvel...

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Ahmed Naji, giovane scrittore egiziano, è stato condannato a due anni di carcere a causa del “contenuto sessuale osceno” del suo ultimo libro. Le Nouvel Observateur riferisce che i giudici dell’appello hanno confermato la sentenza di primo grado. 30enne, Naji è autore di “L’usage de la vie” (“L’uso della vita”), il romanzo che, al momento della pubblicazione nel 2014, aveva ricevuto l’approvazione da parte dell’autorità egiziana per la censura. La denuncia è arrivata da Hani Saleh Tawfik, lettore 65enne vittima di una tachicardia che lo ha portato quasi alla morte quando si è imbattuto nel sesto capitolo dell’opera di Ahmed in cui è descritta una scena di sesso orale. Se in Occidente cinematografia e letteratura sono abituate alle sfumature di grigio, nel mondo arabo certi racconti e certi personaggi finiscono dritti nel calderone dei reati contro la morale pubblica.


Tra le pagine della penna egiziana, Bassàm vive i suoi 23 anni al Cairo incastrato tra la ricerca di libertà e gli schemi rigidi imposti da quella società. Nel passaggio incriminato, il protagonista che beve e fuma hashish, ha un rapporto con una donna che frequenta. Quelle poche righe sono valse un bavaglio allo scrittore nonostante la Costituzione egiziana, rivista e approvata da un referendum soltanto due anni fa, parli di “libertà della creazione artistica” e di come nessuna pena detentiva possa “sanzionare un crimine commesso in ragione della natura artistica, letteraria e intellettuale di un’opera”.

Eppure l’editore è stato multato per una somma pari a 10.000 sterline egiziane (poco più di 1.000 euro) e l’autore, simbolo di una generazione schiacciata da un potere che mette a tacere anche uno slancio erotico che si consuma in mezzo alla carta, condannato al carcere. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino