Amsterdam verso l'addio al quartiere a luci rosse e alle ragazze in vetrina

Amsterdam potrebbe dire addio al quartiere a luci rosse e alle ragazze in vetrina: la proposta della sindaca fa discutere
Amsterdam è nota per il quartiere a luci rosse, le ragazze in vetrina e le droghe leggere. Gran parte della sua attrattiva si basa proprio su questo. Eppure qualcosa nella...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Amsterdam è nota per il quartiere a luci rosse, le ragazze in vetrina e le droghe leggere. Gran parte della sua attrattiva si basa proprio su questo. Eppure qualcosa nella capitale europea sta per cambiare. Femke Halsema, prima donna a essere eletta sindaca di Amsterdam, ha intenzione di chiudere lo storico quartiere a luci rosse perché la città deve iniziare a «immaginare il suo centro storico senza prostituzione».


Niente più ragazze in vetrina e prestazioni sessuali a pagamento all'insegna della legalità. Una decisione che inevitabilmente ha scatenato un dibattito nell'opinione pubblica. Riuscirà la città a cancellare il suo passato? Le persone che hanno protestato a gran voce contro la proposta della sindaca sono proprio 'le operatrici del sesso', che si sono dimostrate restie a trasferirsi in periferia. Secondo un sondaggio condotto tra oltre 170 lavoratrici del sesso, il 93 percento non vuole portare il quartiere a luci rosse in altre zone della città.

Il progetto della Halsema è quello di ridurre i turisti nel centro storico e limitare la tratta di esseri umani. «Questi obiettivi non sono negoziabili – ha dichiarato la prima cittadina -. Le 330 vetrine a luci rosse presenti nel centro storico sono diventate un’attrazione turistica che richiama un gran numero di persone ogni giorno. C’è gente che passa solo per farsi un selfie o per prendere in giro chi ci lavora. Inoltre, la tratta di esseri umani, la frode e il riciclaggio di denaro sporco non sono più ammissibili. Le donne che si prostituiscono sono prevalentemente straniere e spesso non sappiamo come siano finite qui. Infine voglio meno disagi per i residenti e gli imprenditori. Deve diventare una zona tranquilla, più pulita e anche più vivibile».
  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino