Cambia sesso a soli 8 anni, perché non si sentiva un bambino, ma una bambina prigioniera nel corpo di un maschietto: accade in Francia, dove il piccolo Baptiste, che vive...
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Come racconta oggi il quotidiano La Stampa, la famiglia sta aiutando Baptiste, che ora vuole cambiare il nome in Lilie, a combattere la sua battaglia: ma se a scuola hanno accettato almeno la sua richiesta di cambiare nome (dopo che uno psicologo ha seguito la bambina per alcuni giorni), non è lo stesso all’anagrafe, dove la richiesta è stata per ora respinta.
«All’inizio a scuola non erano convinti, si chiedevano se Lilie non fosse stata convinta da noi o suggestionata», ha detto il padre a La Stampa. «Anche noi ci siamo fatti delle domande. Abbiamo consultato associazioni Lgbt che ci hanno spiegato che a quell’età la coscienza esiste eccome». Ora Lilie, che si sta facendo crescere dei boccoli biondi, sta bene e non è più depressa. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino