Il calendario sexy dei pompieri viene ritirato: «Troppo sessista». Ma era per una buona causa

Il calendario sexy dei pompieri viene ritirato: «Troppo sessista». Ma era per una buona causa
Lo si faceva da anni, per una buona causa e con il patrocinio del comune. Un po' come in tante altre città. Da quest'anno, però, il pubblico femminile...

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Lo si faceva da anni, per una buona causa e con il patrocinio del comune. Un po' come in tante altre città. Da quest'anno, però, il pubblico femminile dovrà fare a meno del suo calendario sexy dei pompieri, che quest'anno non sarà stampato con una motivazione ben precisa: «Si tratta di un'iniziativa benefica, ma sessista e stereotipata. Quel calendario non rappresenta tutto il corpo dei vigili del fuoco, ma una visione sbagliata e troppo patriarcale della società».





Quella che è una consuetudine in tante città della Spagna, non lo sarà più nella città di Saragozza, capoluogo dell'Aragona. L'amministrazione comunale ha infatti bloccato, per la prima volta dopo diversi anni, la produzione di un calendario sexy in cui i vigili del fuoco, quasi tutti uomini, posano in divisa ma senza occultare i loro fisici scultorei. «I valori che promuove il calendario non corrispondono all'ideale che un corpo dei vigili del fuoco vuole perseguire oggi. Non vogliamo bloccare quel calendario, solo fare qualcosa di diverso» - spiegano dal comune - «Il problema non è se i pompieri sono nudi o vestiti, ma riguarda la varietà di fisici che esistono e la pluralità che vorremmo diffondere. Non vogliamo essere complici della diffusione di un canone di bellezza sbagliato, che ha causato molti danni anche alla società».

Tutto da rifare, quindi. Uno dei pompieri 'modelli', come riporta anche El Heraldo de Aragòn, ha infatti rivelato che lui e altri colleghi avevano già posato per il calendario 2019. I tempi però stringono ed è essenziale pensare ad un'altra iniziativa benefica: finora, infatti, i proventi del calendario sexy dei pompieri saragozzani erano sempre stati destinati ad un'associazione di donatori di midollo osseo. Al di là del sessismo, vero o presunto, la beneficenza non può aspettare.

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Il Mattino