Cenone e pranzo di Natale, e addio linea. L'esperta: «Al massimo 5 abbuffate o si rischiano fino a 4 chili in più». Fritti, pastiere, crostacei e...
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«Intanto bisogna pensare che si mangia con gli occhi, e tener conto del fatto che le tentazioni sono tantissime. Dunque giochiamo con i piatti e teniamo d'occhio le quantità. Concediamoci solo un piatto per ogni portata», suggerisce l'esperta. Dunque se i primi sono due dovranno essere assaggi contenuti in un solo piatto. «Nel caso dei dolci, poi, scegliamo un piatto più piccolo. E in ogni caso sono vietati i bis. Può essere utile - aggiunge Farnetti - mettere mano all'agenda e pianificare i pasti più ricchi: dovremmo limitare gli 'stravizì ai 'magnifici 5', ovvero il 24 dicembre a cena, 25 a pranzo, 26 a pranzo, 31 a cena e 1 gennaio a pranzo».
E gli altri pasti? «Ci dobbiamo contenere, tornando alla nostra solita dieta salutare, o meglio portando in tavola piatti detox. Ad esempio, il giorno di Natale per cena potremmo optare per un bel piatto di carciofi crudi». Niente alcolici, naturalmente. E i dolci? «In queste occasioni - raccomanda Farnetti - con l'eccezione dei giorni di festa vanno chiusi in dispensa. Niente pane e patate. Inoltre all'eccesso di pandoro, panettone e torrone facciamo seguire l'amaro di radicchio, carciofi, scarola». Dunque tante verdure, «che nei giorni extra-festivi si possono alternare con le proteine e abbinare a 'grassì amici come quelli di avocado e noci».
Occhio poi agli errori più comuni, fatti magari con le migliori intenzioni: «Meglio evitare i pasti a base di sola frutta, perché ci sono carboidrati e zuccheri, ecco perché suggerisco di fare il pieno di verdure.
Il Mattino