Coronavirus, Sandra Milo: «Faccio lo sciopero della fame per aiutare gli artisti disperati»

Coronavirus, Sandra Milo: «Faccio lo sciopero della fame per aiutare gli artisti disperati»
Sandra Milo scende in campo in difesa di tutti gli artisti penalizzati dall'emergenza coronavirus e dal lockdown. L'attrice ha deciso di fare lo sciopero della fame per...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Sandra Milo scende in campo in difesa di tutti gli artisti penalizzati dall'emergenza coronavirus e dal lockdown. L'attrice ha deciso di fare lo sciopero della fame per attirare l'attenzione sulla situazione in cui versano in suoi colleghi e chiedere al govero un intervento a favore di tutti quelli che hanno perso il lavoro. Una provocazione, che l'87enne musa di Fellini ha lanciato ospite di "Un Giorno da Pecora" su Rai Radio 1.


Leggi anche ​​Virus, bollettino: in Italia 162 morti e 813 nuovi casi. I guariti sono 2.075 in più

«Comincio lo sciopero della fame, per difendere tanta gente disperata, che ha fame. Vogliamo che il governo riceva una delegazione di noi artisti e lavoratori autonomi», ha detto l'attrice. «Voglio ringraziare Conte ed il governo per quanto fatto durante per arginare questa pandemia, ma ora è necessario che salvino gli artisti dalla fame. Io sono la responsabile nazionale di un movimento politico e culturale di artisti di autonomi e partite iva e voglio chiedere a Conte se riceve una nostra delegazione per fargli delle proposte in difesa di tutti gli artisti e degli autonomi».

I teatri e i cinema sono stati tra i primi ad accusare i contraccolpi dell'emergenza e saranno tra li ultimi a riaprire. Dal 15 di giugno potranno ricominciare le attività, ma i problemi non saranno terminati. Sandra Milo ha detto la sua opinione anche in proposito: «È giusto riaprire, c’è una tale disperazione in giro, anche se non se ne parla». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino