Un delitto atroce, per la sua efferatezza, per la giovane età degli assassini, per la freddezza con cui cercarono di negare tutto. Sono passati 18 anni dal massacro di Novi...
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Il 3 marzo 2010 Omar venne scarcerato, a seguito dei benefici dell'indulto e di sconti riconosciutigli per la buona condotta. Il ragazzo si è poi stabilito in Toscana, dove ha cominciato a lavorare come barista, dichiarando di voler formare una famiglia con la sua nuova fidanzata e di non voler più pensare a Erika, verso la quale disse però di non provare alcun rancore. Un anno dopo, il 5 dicembre 2011, venne disposta la scarcerazione di Erika che, dopo aver conseguito la laurea in filosofia nell'aprile del 2009, già da tempo diceva di volersi rifare una vita, dichiarandosi ancora innocente e addossando a Omar l'intera responsabilità della strage.
La riabilitazione. Il giorno successivo Erika ha lasciato la Comunità Exodus di don Antonio Mazzi ed è ritornata una persona libera.
Il matrimonio e lo scandalo. Erica, cercando di lasciarsi alle spalle i fantasmi che la inseguono, alla fine s'è sposata. Lo ha rivelato al settimanale Oggi don Antoni Mazzi: «Erika ha una nuova vita, si è sposata. Ha maturato la giusta consapevolezza sulla tragedia, quella che permette di continuare a vivere. Il padre è stato molto importante in questo processo», ha detto il fondatore di Exodus in una lunga intervista alla vigilia dei suoi 90 anni. Ma forse lo lo scandalo è proprio questo per gli abitanti di Nova Ligure. C'è chi nel paese d'origne di Erika continua a chiedersi come sia possibile che il papà l'abbia perdonata nonostante l'atroce delitto. La figura di quest'uomo misterioso, dolce e irremovibile sulle sue scelte, affascina e divide. «Gli altri non capiscono come abbia potuto perdonarla, io sì. Lui è un uomo straordinario», è la frase della proprietaria di una microscopica trattoria in centro riportata dal Corriere. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino