«I bambini non fanno la guerra!» l'esperimento sociale dei Casa Surace che racconta il conflitto attraverso gli occhi dei più piccoli

«I bambini non fanno la guerra!» l'esperimento sociale dei Casa Surace che racconta il conflitto attraverso gli occhi dei più piccoli
In un periodo di “crisi” sociale come questo, c'è bisogno di raccontare semplici e pure cercando di vedere il mondo con gli occhi di un...

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In un periodo di “crisi” sociale come questo, c'è bisogno di raccontare semplici e pure cercando di vedere il mondo con gli occhi di un bambino. I Casa Surace, attraverso un esperimento sociale pubblicato sulle loro pagine social, cercano di fare proprio questo,spiegare l'insensatezza della guerra in Ucraina, attraverso l'ingenuità e la sincerità delle nuove generazioni.

Coinvolti nell'esperimento vediamo bambini, ognuno che, inconsapevolmente, indossa una targhetta con la bandiera o dell' Ucraina o della Russia. Quello che all'inizio può sembrare un gioco a chi “raccoglie più giocattoli” o a chi “ha più merendine”, diventa la rappresentazione della violenza della guerra. Per cercare di trovare una soluzione a ciò, forse, si dovrebbe vedere le cose attraverso la prospettiva di un bambino, incapace di provare odio o anche solo pensare alla guerra. Attraverso questo scambio di punti di vista si potrebbe riuscire a riacquistare quel concetto di condivisione, pace e rispetto tra popoli che tanto chiacchierato negli ultimi tempi.

Un esperimento sociale quello dei Casa Surace, che non vuole solo aiutare i più piccoli a prendere coscienza di ciò che sta succedendo, ma che soprattutto vuole far capire ad un pubblico più vasto possibile ciò su cui si basa questa guerra: il predominio, la forza, il potere. La vera missione dovrebbe essere quella di lasciare alle generazioni future, incarnate in questi bambini e nel loro costante sguardo curioso verso la vita, un mondo che può essere chiamato tale. Un mondo dove l'obiettivo non è sopravvivere, ma vivere. 

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Il Mattino