«Falerno in arte», il vino di Villa Matilde sposa il Pulcinella di Antonio Nocera

Il vino della casa vitivinicola Villa Matilde sposa l'arte di Antonio Nocera con «Falerno in arte». Il risultato è un etichetta gioiosa dall'amima...

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Il vino della casa vitivinicola Villa Matilde sposa l'arte di Antonio Nocera con «Falerno in arte». Il risultato è un etichetta gioiosa dall'amima partenopea, sospesa tra sacro e profano, che l'artista napoletano noto in Italia e in Europa per le sue originali interpretazioni del Pulcinella, ha disegnato appositamente per Villa Matilde e presentato questa sera, insieme alla proprietaria dell'azienda agricola Maria Ida Avallone, nella suggestiva location di Palazzo Petrucci a Possilipo. Un Pulcinella evanescente su sfondo rigorosamente azzurro con una tiara rossa, che rimanda inevitabilmente all’iconografia di San Gennaro, santo patrono della città.

 
«L'idea rappresenta il carattere tipico napoletano ponendo l'accento sulla differenza tra il Pulcinella francese e inglese, figure in netta opposizione al personaggio scanzonato che noi conosciamo - ha spiegato l'artista-. L'illustrazione mostra un cappello particolare, che richiama San Gennaro, per mettere in evidenza la nostra napoletanità». 

Solo 1500 etichette per altrettante bottiglie presentate in 500 confezioni (in tiratura limitata) di tre bottiglie: due di Falerno del Massico rosso annata 2012 e una di Falerno del Massico bianco annata 2016. Due vini di spiccata personalità che ben si accompagnano ad abbinamenti diversi: il Falerno del Massico bianco e il Falerno del Massico rosso, fiori all'occhiello dell'azienda fondata nei primi anni Sessanta da Francesco Paolo Avallone, e oggi guidata dai figli Salvatore e Maria Ida, che dalle terre del Massico, in provincia di Caserta, proseguono il progetto di valorizzazione dei vitigni storici della Campania estendendo l'area produttiva con vigneti nel Sannio beneventano e nell'Irpinia. 


«Il vino è una forma minore di arte, ma resta comunque un capolavoro frutto di terreno e ultraterreno - ha sottolineato Maria Ida Avallone - quindi tutto ciò che è ponderabile e imponderabile, così come le etichette che abbiamo realizzato per la nostra opera Falerno in arte».  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino