Fedez e Chiara Ferragni, al San Raffaele iniziati i lavori grazie ai 4 milioni di euro raccolti: «Terapia intensiva pronta in due settimane»

«Al San Raffaele sono già partiti i lavori per convertire il campo sportivo dell'Università in un nuovo reparto di terapia intensiva. Dovrebbe essere...

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«Al San Raffaele sono già partiti i lavori per convertire il campo sportivo dell'Università in un nuovo reparto di terapia intensiva. Dovrebbe essere operativo in sole 2 settimane. Grazie agli operai che lavorano giorno e notte per rendere tutto questo possibile». Lo scrive Fedez su Twitter.

 

Una terapia intensiva da campo dedicata all'emergenza coronavirus. L'ospedale San Raffaele di Milano si è subito messo al lavoro per riuscire a realizzarla «in tempi record» dentro una tensostruttura che già copre l'ex campo sportivo dell'università Vita-Salute San Raffaele. 



È il primo frutto della campagna lanciata dalla coppia Chiara Ferragni-Fedez. All'appello dell'influencer e del rapper, a sostegno alla terapia intensiva dell'Irccs di via Olgettina, hanno risposto già oltre 191 mila persone e le donazioni hanno superato i 4 milioni di euro, sulla piattaforma di crowdfunding gofundme.com.

Lo tsunami Covid-19, come sottolineato più volte dalle istituzioni e come dimostrano i numeri, sta mettendo a dura prova proprio i reparti di Terapia intensiva ed è corsa contro il tempo per ricavare nuovi posti letto da dedicare. «Non avremmo mai pensato di avere la possibilità di ampliare così rapidamente l'assistenza ai nostri pazienti più fragili, quelli che hanno come unica opportunità di cura la terapia intensiva», osserva Alberto Zangrillo, primario dell'Unità operativa di Anestesia e Rianimazione generale e cardio-toraco-vascolare del San Raffaele. «A nome mio e di tutto il personale medico e infermieristico impegnato in questa emergenza - conclude - voglio ringraziare non solo Chiara e Fedez ma anche ogni singolo donatore. Ci stiamo impegnando con tutte le nostre energie e sapere che tante persone ci supportano ci aiuta a procedere nei nostri sforzi».
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Il Mattino