SAN DONA' DI PIAVE - Duomo di San Donà gremito per i funerali di Moira Orfei: familiari e oltre 5mila persone in giro per la città hanno voluto dare l'ultimo saluto...
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Molti i volontari di protezione civile e croce rossa schierati nel caso di malori. Il feretro è arrivato su una carrozza nera trainata da cavalli bianchi.
Monsignor Piergiorgio Saviola della Fondazione Migrantes ha ricordato che sono migliaia le persone in Italia e in Europa vicine al cordoglio delle famiglie Orfei e Nones.
Durante l'omelia ha voluto dare «un grazie dal profondo del cuore a Moira per il grande contributo all'arte circense», invitandola a «continuare ad affacciarti con il tuo sorriso come quando ti congedavi dal tuo numeroso pubblico».
Nelle prime file dei banchi in chiesa il marito Walter None, i figli Stefano con la moglie Brigitta Boccoli; la figlia Lara, i nipoti Moira e Walter junior, Alexander e Manfredi e numerosi altri parenti. Presenti anche sindaco e vicesindaco di San Donà e alcuni assessori.
Liana Orfei, cugina di Moira, ha ricordato come «il pubblico l'ha sempre ripagata perché era una dea», Alessandro Serena, nipote di Moira, ha sottolineato come «quando entrava in scena non serviva che ti dicessero che era una diva, lo vedevi. Tra i popoli gitani c'é la tradizione di chiamare "zio" o "zia" le persone degne di stima, pensate a quanti nipoti ha Moira».
Il biografo ufficiale di Moira, Sebastiano Sandro Ravagnani, ha detto che «molte persone stanno pregando per lei in tante parti del mondo, stamane è stato piantato un albero sulle colline di Gerusalemme dedicato a lei, ci sono oltre 300 bambini adottati da lei in tutto il mondo». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino