Una congrega di «parrucchieri idioti, pettegoli che saltano e ballano agghindati con i pom pom». E ancora: «Nessun poliziotto italiano considera una storia...
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Una serie di attacchi, a firma della giornalista Camilla Long (che si occupa di cinema), che il Sunday Times ha pensato bene di rivolgere all'indomani della storia che ha avuto come protagonista Livia Giuggioli, moglie dell'attore Colin Firth. La Giuggioli ha infatti ammesso di aver avuto una relazione sentimentale con un giornalista italiano, Marco Brancaccia, da lei stessa accusato di stalking.
Un articolo al veleno che, invece di porre sulla questione la delicatezza che meriterebbe, non fa altro che far scoppiare un altro caso, tirando in ballo a sproposito la serietà delle istituzioni italiane. Ma gli attacchi non risparmiano nemmeno i due protagonisti della storia, Colin Firth e la moglie Livia, definiti «compiaciuti, vuoti, vani, stupidi». Non solo: l'attore viene anche "accusato" di essersi espresso contro la Brexit, circostanza evidentemente inammissibile per il giornale di Murdoch.
La conclusione dell'articolo è degno del preambolo: «È improbabile che la Giuggioli sia ascoltata correttamente in Italia, anche se Brancaccia si dovesse presentare da lei ogni giorno nudo, vestito solo con una sciarpa della Juventus». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino